Tour of The Alps 2022, vince la fuga: Lennard Kämna supera Andrey Amador

Fuga vincente per Lennard Kämna al Tour of the Alps 2022. Il corridore della BORA – hansgrohe anticipa i suoi compagni di avventura con uno scatto all’interno dell’ultimo chilometro, resistendo poi al ritorno di Andrey Amador (Ineos Grenadiers). I due facevano parte di un gruppo di dodici corridori che si è avvantaggiato dopo quasi 70 chilometri di corsa, selezionandosi ulteriormente nel corso dell’ultima salita di giornata. Con il gruppo fortemente ridotto a sua volta, ma comunque distante oltre un minuto al GPM, gli attaccanti si sono potuti giocare la vittoria, con una serie di scatti nel finale che hanno infine favorito il corridore tedesco. A completare il podio di giornata è Jonathan Lastra (Caja Rural-RGA) davanti a Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni), mentre il gruppo viene regolato da Sean Quinn (EF Education – EasyPost), con un ritardo di 57 secondi che consentono a Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) di conservare la sua maglia di leader.

Dopo che ieri i big si sono dati battaglia e anche domani si preparano ad una sfida decisiva, oggi la fuga appare lo scenario più plausibile, invogliando così molte squadre a mandare i suoi uomini all’attacco. La prima ora di corsa è così una lunga sequenza di scatti e controscatti che tuttavia non riescono a trovare il giusto equilibrio per poter partire. Fra i più attivi nelle prime fasi di corsa ci sono Chris Hamilton (Team DSM), James Piccoli (Israel – Premier Tech) e Lennard Kamna (Bora-hansgrohe), che promuovono un interessante tentativo di cui fa parte anche Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) intorno al chilometri cinquanta. L’azione, che comprende anche David De La Cruz (AST), Natnael Tesfazion (DRA), José Joaquín Rojas (MOV), Unai Iribar (EUS), Davide Bais (EOK) e Sean Quinn (EFE) viene tuttavia annullata subito dopo il traguardo volante, con il gruppo che si tuffa a grandissima andatura nella discesa verso Bressanone.

Il ritmo vede formarsi più tronconi e una dozzina di uomini ne approfittano per ripartire, tra i quali molti presenti anche nel tentativo precedente. Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Andrey Amador (Ineos Grenadiers), Lennard Kämna (Bora-hansgrohe), Merhawi Kudus (EF Education-EasyPost), James Piccoli (Israel – Premier Tech), Will Barta, José Rojas (Movistar), Jonathan Lastra (Caja Rural -Seguros RGA), Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Unai Iribar (Euskaltel Euskadi) e Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling) scavano così rapidamente un interessante vantaggio che gli permette di arrivare ai piedi del primo GPM di giornata con un vantaggio di 3’15”. A quel punto la Bahrain – Victorious iniza a controllare, concedendo un massimo di 3’53” ai piedi della lunga ascesa del Passo Furcia.

Quando inizia il tratto di salita vera e propria, con il vantaggio sceso nuovamente a tre minuti, è la Ineos Grenadiers ad alzare il ritmo all’inseguimento. Mentre davanti è Hamilton il primo a provarci, ripreso rapidamente dopo aver provocato il cedimento di Iribar e Rojas, anche dietro iniziano gli scatti. A dare il via agli attacchi è Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën), ma la sua azione ha poca fortuna e conseguenze. A seguire ci prova Eddie Dunbar (Ineos Grenadiers), provocando la reazione della Bahrain – Victorious. Il gruppo così si assottiglia notevolmente, con gli attacchi ripetuti di Pavel Sivakov che riducono sempre più il numero di unità alle spalle dei battistrada, tra i quali è Traeen ad alzare l’andatura, seguito dal solo Pronskiy, mentre Piccoli e Tesfazion scollinano con un ritardo contenuto.

Malgrado gli sforzi ripetuti, i migliori restano tutti assieme, transitando al GPM con un ritardo di poco superiore al minuto rispetto alla coppia di testa, che tuttavia nella discesa vede Traeen cadere in una delle prime curve, con Pronskiy che viene ripreso prima di Piccoli, poi anche dagli altri inseguitori. Nel corso della discesa Amador e Piccoli si prodigano nel cercare di organizzare il gruppetto di fuggitivi, che dunque prosegue compatto sino al termine della discesa, tenendo a buona distanza un gruppo che procede ancora a strappi, ma senza più diventare pericoloso per gli attaccanti. Gli ultimi dieci chilometri sono dunque una lotta tra i fuggitivi, che si studiano e cercano il momento migliore per piazzare il proprio scatto. I più attivi sono Piccoli, Amador e Kamna, ma nessuno riesce a fare una differenza decisiva. Queste azioni sono tuttavia importanti per sfiancare, fisicamente e mentalmente i rivali, con Kamna che coglie poi l’attimo con uno scatto alla flamme rouge, cogliendo impreparato un sino a quel momento impeccabile Amador. Il costaricense reagisce con quella frazione di secondo di troppo e non riesce più a colmare il gap, dovendo così assistere alla vittoria del giovane rivale.

Risultato Tappa 3 Tour of the Alps 2022

Classifica Generale Giro di Turchia 2022

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