Tirreno-Adriatico 2023, Mathieu Van Der Poel lancia Jasper Philipsen! Filippo Ganna resta al comando

Nuova volata alla Tirreno – Adriatico 2023 e stavolta tocca a Jasper Philipsen . A spuntarla sul traguardo di Foligno al termine di una tappa senza grandissime difficoltà in provenienza da Follonica è il corridore della Alpecin Deceuninck, che si è imposto in uno sprint particolare, risultato di un traguardo sinuoso al quale si è arrivati dopo un attacco nel vento da parte della Jumbo-Visma. Ripresa l’azione entrando nei chilometri conclusivi, Alle sue spalle si sono piazzati Phil Bauhaus (Bahrain-Victorous) e Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty), mentre ovviamente in maglia di leader resta Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che aveva risposto presente anche alla offensiva lanciata da Wout Van Aert, poi sesto al traguardo dietro Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling) e Simone Consonni (Cofidis).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Subito dopo il via è un quartetto a lanciarsi in fuga, con ben tre corridori già presenti ieri nel tentativo di giornata. A Stefano Gandin e Alessandro Iacchi (Team Corratec) e Davide Bais (Eolo-Kometa) si aggiunge oggi il solo Mattia Bais (Eolo-Kometa), che va così a formare una doppia coppia di fuggitivi. Nelle prime fasi di corsa il gruppo lascia fare, concedendo fino ad un massimo di 6’40” dopo appena 30 chilometri di corsa. A quel punto però la Soudal – QuickStep decide di aumentare il ritmo per tenere sotto controllo la fuga. Dopo aver inizialmente assestato il distacco attorno ai 5’30” assieme alle altre formazioni dei velocisti, la compagine belga alza notevolmente il ritmo.

L’approccio al primo GPM di giornata, il Passo del Lume Spento è così segnato dall’alto ritmo dei compagni di Fabio Jakobsen, che tuttavia si rialzano non appena la strada inizia a salire, con il gap a quel punto ridotto ad appena 2’12”. Mentre davanti i fratelli Bais mandano in difficoltà i rivali, isolandosi assieme in testa alla corsa, il gruppo decide così di concedere nuovamente un ampio vantaggio ai battistrada, tanto che allo scollinamento il gap è tornato a sei minuti esatti. Nel mezzo, a un minuto dalla coppia al comando, i due uomini del Team Corratec concludono l’ascesa vedendo anche allontanarsi la Maglia Verde della classifica della montagna.

Con l’inizio della discesa il gruppo torna a recuperare terreno, mentre il duo di testa continua a guadagnare sugli ex compagni di avventura, portando il vantaggio su di loro a 2′ nel tratto che anticipa il secondo e ultimo GPM, La Foce. Anche questa volta, è Davide Bais a transitare per primo davanti al fratello, andando così a vestire la Maglia Verde, mentre Gandin e Iacchi transitano come terzo e quarto, rialzandosi dopo lo scollinamento e venendo riassorbiti dal plotone a poco meno di 100 chilometri dalla conclusione.

Dopo aver scollinato con poco meno di 5′ di ritardo, il gruppo accelera nel tratto seguente grazie al lavoro del Team Jayco-AlUla e della Alpecin-Deceuninck, recuperando quattro minuti nel giro di 15 chilometri alla coppia al comando. Con il gap sceso a 40”, i due Bais fanno in tempo a passare anche al traguardo volante di Moiano (dove Magnus Sheffield transita per terzo, guadagnando 1” di abbuono) prima di decidere di rialzarsi e di farsi riprendere dal plotone, che torna quindi compatto a 70 chilometri dall’arrivo.

Da quel momento il gruppo resta tranquillo, senza che nessuno provi a fare del male agli avversari. A gettare un sasso nello stagno è la Jumbo-Visma, che alza improvvisamente il ritmo entrando nei 12 chilometri conclusivi, sapendo di poter far male grazie al vento. Il ritmo di Wout Van Aert, ben supportato da Primoz Roglic e Tiesj Benoot, con anche Wilco Kelderman alla loro ruota, porta il gruppo a spezzarsi. Pronti a reagire Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), Fernando Gaviria (Movistar) e Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty), nonché la maglia azzurra Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che fa valere tutta la sua potenza per chiudere sul buco che si stava creando.

Con le presenze anche di Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), Andrea Pasqualon (Bahrain-Victorious) il gruppetto è interessante, sia in ottica classifica che vittoria di tappa, ma molti sembrano voler solo seguire mentre dietro si organizzano. Tra i primi a rientrare c’è Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), a lungo in coda nelle fasi precedenti, ma ormai l’inerzia è in favore di chi insegue e quei pochi secondi di vantaggio che inizialmente crescevano finiscono per diminuire fino al rientro, ad opera soprattutto della Soudal-QuickStep.

A quel punto, con le carte completamente mischiate e l’assenza di gregari, Alaphilippe e Van Der Poel si sacrificano completamente per i propri velocisti. Il francese tuttavia deve spostarsi presto, avendo lavorato anche in precedenza, mentre il neerlandese riesce a tenere duro. Nell’ultimo chilometro ci sono anche i Bahrain-Victorious per tirare, ma quando MVDP lancia lo sprint in favore di Jasper Philipsen a 500 metri dal traguardo si capisce presto che non ce n’è per nessuno. Partito dalla ruota del belga, Phil Bauhas non può infatti far altro che restarci per concludere in seconda posizione, mentre Biniam Girmay chiude il podio di giornata davanti a Matteo Moschetti.

Risultato Tappa 3 Tirreno-Adratico 2023

Classifica Generale Tirreno-Adratico 2023

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