Giro d’Italia 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.

TOP

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Sospinto dal tifo dei suoi connazionali, lo sloveno rimonta Geraint Thomas, si prende la Maglia Rosa nell’ultima occasione utile e si appresta a conquistare il suo primo Giro d’Italia. In vantaggio per tutta la prova rispetto al gallese, il classe 1989 recupera secondi su secondi fino a che la malasorte non ci mette lo zampino con un salto di catena a pochi chilometri dal traguardo. A quel punto, sembrano materializzarsi i fantasmi della crono della Planche des Belles Filles del Tour 2020, ma il 33enne reagisce e scarica sui pedali tutto quello che ha, andando a prendersi la vittoria di tappa e il simbolo del primato.

Thibaut Pinot (Groupama-FDJ): Prova di assoluto livello quella dello scalatore transalpino e Maglia Azzurra, che si toglie anche la soddisfazione di battere il miglior tempo provvisorio fatto segnare da Sepp Kuss. Alla fine, dopo gli arrivi degli altri uomini di classifica, il quasi 33enne (compirà gli anni lunedì) chiude la tappa al quinto posto e recupera anche una posizione nella generale, salendo in quinta piazza, suo miglior risultato in un Grande Giro dalla Corsa Rosa del 2017.

Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech): Alla fine chiude la cronometro appena fuori dai primi dieci, undicesimo, ma per molto tempo prima dell’arrivo dei big il miglior tempo è il suo, abbassando anche piuttosto nettamente quello che fino al momento del suo arrivo era il miglior crono. Corridore più giovane al via di questo Giro d’Italia, l’esordiente statunitense sorprende oggi in una Israel-Premier Tech che, nonostante non abbia colto vittorie, è riuscita a sorprendere quasi ogni giorno con interpreti diversi.

FLOP

Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla): La cronometro non è certamente il suo forte, la salita lo è sicuramente di più, ma quest’oggi l’irlandese non riesce a trovare il giusto ritmo nemmeno sul suo terreno preferito, chiudendo a più di tre minuti da Roglic e, probabilmente, concludendo anche con le pile un po’ scariche. Soprattutto, il 26enne cede due posizioni in classifica generale e solo per pochissimo non sono tre dato che riesce a salvare per un solo secondo il settimo posto dalla rimonta Leknessund.

Lennard Kämna (Bora-hansgrohe): Ci si poteva aspettare sicuramente di più dal tedesco in questa giornata considerando la sua abilità in salita e i miglioramenti evidenziati a crono nell’ultimo periodo (tanto che è anche campione nazionale in carica della specialità), ma alla fine chiude piuttosto lontano dagli altri uomini di classifica e viene anche superato nella generale da Leknessund.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers): Il gallese si spegne sul più bello e, nonostante abbia dato tutto in questa crono finale, deve dire addio alla Maglia Rosa e ai sogni di gloria. In realtà, metterlo tra i flop di giornata risulta quasi ingeneroso, tuttavia i 40″ persi da Roglic, quasi tutti in salita, sono una condanna inappellabile, soprattutto considerando che lo sloveno è stato anche vittima di un problema meccanico (altrimenti il passivo sarebbe stato probabilmente più pesante). È però assolutamente da top la sua reazione dopo la sconfitta, quando va a congratularsi con Roglic e con tutti i corridori della Jumbo-Visma. Un vero signore.

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