Giro d’Italia 2023, Mauro Vegni: “Maltempo condizionante, continuiamo a chiedere lo spostamento di due settimane”

Il Giro d’Italia 2023 è ormai entrato nel cassetto dei ricordi. La Corsa Rosa ha vissuto giorni molto complicati, fra maltempo e ritiri, ma si è conclusa in crescendo, con un clamoroso ribaltamento di fronte, per quel che riguarda la classifica generale, andato in scena sul palcoscenico del Monte Lussari, alla penultima tappa. Le polemiche non sono mancate e l’organizzazione del Giro, diretta da Mauro Vegni, ha dovuto fronteggiare diversi problemi nell’arco delle tre settimane di gara, compreso il taglio di quella che inizialmente era prevista come Cima Coppi.

“Sono convinto che con un meteo diverso ci sarebbero stati momenti più accattivanti – le parole di Vegni in un’intervista concessa a VareseNoi – Purtroppo alcuni protagonisti sono usciti di scena a metà corsa ma gli altri hanno fatto il loro. Sul disegno della corsa, ognuno ha le sue opinioni: una volta il Giro non era troppo difficile, ora lo è troppo. Non si può accontentare tutti”.

Il direttore della Corsa Rosa affronta un tema molto dibattuto: “Il maltempo ha un po’ condizionato le prestazioni. Noi continueremo a chiedere all’UCI lo spostamento dell’inizio del Giro di due settimane in avanti. Ci sono solo una decina di corridori che fanno sia il Giro che il Tour de France. Penso ci sia da riconsiderare il calendario globale, perché queste due gare hanno la priorità”.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio