Giro d’Italia 2024, Mauro Vegni: “Disegno che rompe gli schemi e va incontro ai corridori”

Mauro Vegni sottolinea alcuni aspetti chiave del percorso del Giro d’Italia 2024. Il direttore della Corsa Rosa era ovviamente presente ieri sul palco di Trento dove è stato svelato il #Giro107 da lui disegnato, forte delle recenti esperienze, tanto in ambito prettamente sportivo, ma non solo. Assieme al suo staff il dirigente romano ha dunque voluto creare tre settimane indubbiamente dure, come da caratteristica principale dell’evento, cercando comunque di essere sempre più all’ascolto delle esigenze dei protagonisti, ma anche del pubblico, con la voglia di offrire uno spettacolo dal primo all’ultimo giorno, chiamando potenzialmente sempre in causa i big della generale.

“Questo è un Giro che va incontro ai corridori – commenta di primo impatto – Quindi sicuramente con meno chilometri da percorrere e meno metri di dislivello. Si parte subito con delle tappe importanti e siccome nel finale non avremo ua settimana monstre, i corridori che vogliono arrivare all’ultima settimana si devono impegnare già dalle prime per arrivare vicini al loro concorrente. L’ultima settimana non è monstre perché è un giro equilibrato e livellato nelle tre settimane”.

Si notano dunque alcune importanti differenze con il passato: “Il disegno del Giro d’Italia 2024 rompe gli schemi rispetto a quelli delle edizioni passate. Si parte in salita, e non è un modo di dire, visto che già al secondo giorno la Carovana affronterà il primo arrivo all’insù ad Oropa, dove renderemo omaggio ad una delle imprese più eroiche della storia della Corsa Rosa. È un percorso in evoluzione, che presenta tante frazioni di media e alta montagna che metteranno alla prova i corridori non solo nella terza settimana, la cui durezza negli scorsi anni ha un po’ bloccato la corsa, ma lungo tutto l’arco del Giro. Non vanno sottovalutati neanche i quasi 70 km a cronometro. I corridori che vorranno vincerlo dovranno essere pronti fin da subito e mi aspetto molto spettacolo”.

 

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio