Giro d’Italia 2021, Remco Evenepoel: “Non è stata una buona giornata, ma sono ancora settimo al mio primo GT e resto fiducioso”

Sterrato indigesto per Remco Evenepoel al Giro d’Italia 2021. La tappa di Montalcino era una delle più temute dalla Deceuninck – QuickStep per il suo gioiellino, che si è trovato su un terreno in cui la sua inesperienza in bici si sarebbe potuta sentire. Una giornata decisamente no quella vissuta dal talentino belga, arrivato al traguardo a 5’17” dal vincitore Mauro Schmid (Qhubeka-Assos) e a 2’08” dalla Maglia Rosa Egan Bernal, capace ieri di assestare un colpo durissimo a quello che sinora era il suo maggior rivale, nonché a molti degli altri pretendenti, ad eccezione di un ritrovato Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe). Il pupillo di Patrick Lefevere si trova ora in classifica in settima posizione, proprio alle spalle del tedesco, con un ritardo di 2’22” dal colombiano.

“Purtroppo, ho perso due minuti – commenta il belga – Non è stata la mia giornata migliore. Ho sofferto tantissimo nel secondo settore, poi, nel terzo, quando hanno cominciato a spingere, ho sentito che le mie gambe erano vuote. Per questo ero in ultima posizione e non riuscivo più a seguire. Il mio corpo ha reagito così dopo undici giorni di corsa e così tanto tempo senza correre…

Apparso inizialmente nervoso, vivendo una situazione di questo tipo forse la prima volta nella sua giovane e straordinaria carriera, il classe 2000 ad un certo punto ha lanciato via l’auricolare ed è apparso quasi sul punto di crollare mentalmente. Grazie anche al supporto dei compagni, partendo da un Joao Almeida che non ha esitato a sacrificarsi per lui malgrado avesse evidentemente la gamba per poter restare con il gruppetto dei big in quel momento, è tuttavia riuscito a tenere duro, cercando di limitare il più possibile i danni. Una reazione importante che, tutto sommato, gli permette comunque di guardare alle prossime giornate con la possibilità ancora di ottenere un risultato di prestigio.

“Sono molto riconoscente alla squadra e a Joao per il lavoro che hanno fatto per me, sin da quando siamo partiti e fino all’arrivo – aggiunge dopo un traguardo in cui è arrivato visibilmente provato – Non è stata una buona giornata per me, ma sono ancora settimo del mio primo grande giro e resto fiducioso. La strada fino a Milano è ancora lunga”.

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