Giro d’Italia 2019, Viviani ottimista verso Fucecchio: “Volata da conquistare, ma la forma è buona e il finale veloce”

Elia Viviani professa ottimismo in vista della seconda tappa del Giro d’Italia 2019. Reduce da un momento non particolarmente brillante, il velocista della Deceuninck-Quick Step è pronto a far splendere la sua maglia tricolore sulle strade della Corsa Rosa, alla quale si ripresenta dopo aver vinto quattro frazioni ed essersi portato a casa la Maglia Ciclamino nella passata edizione. Per il 29enne sprinter veronese la prima occasione per mettersi in evidenza potrebbe giungere già oggi, col traguardo di Fucecchio che reclama i pedali veloci ma con un epilogo non del tutto scontato, complice la presenza del San Baronto a poco meno di cinquanta chilometri dall’arrivo. Un ostacolo che tuttavia non dovrebbe scombinare i piani delle squadre dei velocisti, che però dovranno anche fare i conti con le bizze del meteo.

“Sarà una tappa dura – ha commentato alla partenza il campione olimpico dell’Omnium – è una volata da conquistare perché ci sono due salite da superare nel finale e i velocisti devono tener duro. Poi l’arrivo è veloce, lo sono gli ultimi 40 chilometri e c’è tempo per recuperare. Però non bisogna perdere tanto e rimanere col gruppo principale sulle due salite. Ottimista? Assolutamente sì, è il primo giorno e se partiamo pessimisti, partiamo male. La forma è buona. Ho sofferto tanto al Romandia, come sempre, perché quella è la mia gara di sofferenza. Serve per arrivare qui pronti, oggi lo sono. Ieri abbiamo fatto una bella crono iniziale, dura perché il San Luca lo è, ma che serviva per rompere il ghiaccio”.

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