Parigi-Tours 2023, gruppo beffato: vince lo stagista Riley Sheehan!

Sorpresa alla Parigi – Tours 2023. Un quintetto di attaccanti, fra cui il fuggitivo della prima ora Lewis Askey (Groupama-FDJ), resiste al ritorno del gruppo per una manciata di secondi e si gioca la vittoria allo sprint. A trionfare è così lo stagista Riley Sheehan (Israel-Premier Tech) davanti al britannico e al norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling), con il gruppetto di testa completato da Joris Delbove (St.Michel – Mavic – Auber 93) e Olivier Le Gac (Groupama-FDJ). Giunto a nove secondi, il gruppo viene regolato dal campione europeo Christophe Laporte  (Jumbo-Visma) davanti a Tom Van Asbroeck (Israel-Premier Tech) e Arnaud Démare (Arkéa-Samsic) con Edward Theuns (Lidl-Trek) e Paul Penhoet (Groupama-FDJ) a completare la top10.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Dopo il via ufficiale alle 11:55 sono stati diversi i tentativi di attacco da parte dei corridori del gruppo. Dopo 33 chilometri un gruppetto di cinque è riuscito ad evadere dal plotone Lewis Askey (Groupama-FDJ), Théo Delacroix (St Michel-Auber 93), Maxime Jarnet (Go Sport- Roubaix Lille Métropole), Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Cote d’Azur) e Joseph Rosskopf (Q36.5 Pro Cycling) riescono subito ad ottenere oltre tre minuti di vantaggio sul plotone, aumentando fino a toccare i quattro minuti di vantaggio alla metà corsa, momento in cui dal gruppo iniziano a cambiare ritmo con Uno-X Pro Cycling, Jumbo-Visma e Lidl-Trek in testa al gruppo i maniera più decisaper ricucire lo strappo entrando nei cento chilometri conclusivi.

Ai -72 chilometri dall’arrivo è iniziato il tratto più tortuoso di questa Parigi-Tours caratterizzato come di consueto da brevi strappi alternati a tratti di sterrato, che iniziano da subito a segnare la corsa con cadute e forature, tra le quali anche quella di uno dei grandi favoriti, Arnaud De Lie (Lotto Dstny), che in seguito ad un nuovo incidente saluterà poi la corsa. All’imbocco della Cote de Goguenne è stato l’attacco di Victor Campenaerts (Lotto Dstny), seguito da Nadav Raisberg (Israel-Premier Tech), ad aprire le ostilità. I due non guadagnano molto, ma proseguono la loro azione anticipando il gruppo, che nel tratto della Grosse Pierre, hanno ancora un margine di 2’55’’ sul gruppo dei migliori.

A 48 chilometri dall’arrivo la situazione cambia ulteriormente perché davanti Rosskopf perde contatto per un problema meccanico, mentre Askey capisce di averne più di tutti e allunga facendo il vuoto sui suoi compagni di fuga. Poco più avanti, dal gruppo escono Matteo Trentin (UAE Team Emirates), Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), John Degenkolb (Team dsm-firmenich), Mike Teunissen (Intermarché-Circus Wanty) e Rasmus Tiller (Uno-x), rientrando velocemente su Raisberg e Campenaerts, ma questa azione trova rapida reazione della Arkéa-Samsic, che chiude sugli inseguitori a 37 chilometri dalla conclusione.

Da quel momento inizia una fase di corsa segnata da numerosi scatti, che finiscono tuttavia per annullarsi. Sui successivi strappi della gara sono stati così diversi i corridori che hanno provato ad avvantaggiarsi senza riuscire ad ottenere grande margine sul gruppo. Tra questi sulla Cote de la Vallée Chartier si muovono Clément Russo (Arkéa-Samsic), Edward Theuns (Lidl-Trek) e Anthony Turgis (Total Energies), ma le loro azioni hanno vita breve. Problemi meccanici e forature continuano intanto a fare capolino in gruppo, colpendo, fra gli altri, Christophe Laporte (Jumbo-Visma) e Matteo Trentin (UAE Team Emirates).

Con l’arrivo della Cote de Vouvray arriva una nuova accelerazione con Joris Delbove (St Michel-Mavic-Auber93), Riley Sheehan (Israel-Premier Tech), Tobias Halland Johannessen (Uno-X) e Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), con quest’ultimo a fare da stopper per il suo compagno di squadra Askey. Questi cinque uomini si mantengono con un vantaggio costante attorno ai 20 secondi rispetto al gruppo, che si muove a strappi, senza soluzioni di continuità.

Sull’ultima asperità di giornata, la Cote de Rochecorbon, il primo a muoversi è proprio Le Gac, rimasto sino a quel momento a ruota, che tuttavia non riesce a fare il vuoto dopo aver ripreso il compagno di squadra Askey, portandosi così dietro i suoi compagni di inseguimento. Al termine dello strappo il gruppo conserva 24 secondi, preparandosi ad un difficile ed arrembante inseguimento per lottare per la vittoria di giornata. L’intesa prosegue così senza intoppi e gli ora cinque uomini di testa riescono a tenere a bada il gruppo, entrando nei dieci chilometri finali con ancora venti secondi di vantaggio.

A sei chilometri dalla conclusione Arkéa-Samsic e Cofidis provano a prendere in mano la situazione, ma il gap fa fatica a scendere. A tre chilometri dal traguardo il gruppo ha infatti ancora un ritardo di 15 secondi, con i fuggitivi che proseguono a darsi cambi regolari per cercare di coronare il sogno. All’ultimo chilometro il vantaggio è così ancora rassicurante, sostanzialmente invariato. Il gruppo tirato da Cofidis, Arkéa-Samsic, Jumbo-Visma e Intermarché-Circus-Wanty non è infatti riuscito a rosicchiare i secondi sufficienti per andarsi a giocare la vittoria, complice anche l’azione di disturbo dei compagni degli attaccanti.

Sul rettilineo finale, dove ormai Askey non tira più, Le Gac è il primo a rompere gli indugi, ma subito arriva la pronta reazione degli altri e il francese prosegue così davanti a tutti al servizio del compagno. Successivamente è Delbove a lanciare un lungo sprint  che vede trionfare lo stagista classe 2000 della Isreal Premier Tech, Riley Sheehan, che supera uno stremato Lewis Askey, in avanscoperta per 170 chilometri, e il norvegese Tobias Halland Johannessen. La volata del gruppo dei migliori, arrivato a 9″ di ritardo, viene vinta dallo sfortunato Laporte che precede Tom Van Asbroeck (Israel Premier Tech) e il grande favorito di giornata Arnaud Démare (Arkéa-Samsic), autore di una buona gara, sempre attento nelle posizioni di testa, ma forse senza una squadra all’altezza per poterlo supportare al meglio nel finale..

Risultato Parigi – Tours 2023

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