Kuurne-Bruxelles-Kuurne 2019, le voci alla partenza: Philipsen, Keukeleire, Ackermann

Il week end di classiche si conclude con la Kuurne-Bruxelles-Kuurne 2019. La competizione belga è terreno di caccia per i velocisti in grado di conservare le energie sui numerosi tratti in pavé per poi concentrare i propri sforzi su uno sprint che pare quasi inevitabile. Un’occasione ghiotta per tutti quei cacciatori di classiche che faticano sugli strappi ma sanno fare la differenza con la loro accelerazione, in una fase della stagione nella quale viene perfezionata la condizione in vista dei successivi appuntamenti. La redazione di CyclingPro.net era presente alla partenza dell’evento per sentire la voce di alcuni dei protagonisti attesi.

Dopo i grandi risultati in Australia, Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) ha la sua prima vera occasione per cogliere un piazzamento importante in una classica: “Ieri alla Omloop è stata una corsa molto dura, una nuova esperienza per me. Ero molto nervoso durante la corsa ed era difficile restare davanti. Poi contavano soltanto le gambe e la velocità, e non ho più avuto le gambe per stare davanti. Comunque è stata un’esperienza dura. Amo queste corse, vedremo in futuro se riuscirò a competere. Ho alcuni anni per vedere se posso competere. Oggi è più per corridori veloci, ma le condizioni meteo rendono la corsa più difficile. Difficile dire se sarà uno sprint di gruppo o no. Se il tempo rimarrà così, con forte vento laterale, ci saranno diversi gruppetti”.

L’importanza del meteo è sottolineata anche da Jens Keukeleire (Lotto Soudal): “Penso che questa corsa dipenda sempre dal tempo. Se c’è il sole senza vento di solito si conclude con uno sprint di gruppo, ma con un tempo come quello di oggi penso che sarà sicuramente una corsa dura. Non mi aspetto che arrivino in 150 oggi. Penso che per la squadra sia meglio una corsa ad alto ritmo oggi, e anche per me. Penso che più sarà ridotto il gruppo e meglio sarà per me. Penso che la zona con le colline sarà decisiva, ma il vento può esserlo dappertutto. Penso che la partenza possa essere molto nervosa, a seconda di quanto sarà numerosa la fuga”.

Un altro protagonista atteso è Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe), che prova a tracciare i punti chiave della corsa: “La mia forma è buona, anche ieri lo era ma purtroppo sono caduto. Spero che il mio ginocchio oggi stia bene. Il vento corre contro gli sprinter, ma dobbiamo provare ad arrivare in volata. Mi piacciono le corse dure e penso che quello di oggi sia un bel percorso, non vedo l’ora. Sul Kwaremont il gruppo si spezzerà senza dubbio, ma anche prima con i ventagli e sul pavé ci possono essere frazionamenti. Bisognerà vedere chi sarà davanti e chi no dopo il Kwaremont”.

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