CONI, inaugurata targa commemorativa in ricordo di Gino Bartali

Omaggio del CONI a Gino Bartali. È stata infatti svelata ieri una targa commemorativa dedicata al grande ciclista toscano. Posta nella zona antistante l’ingresso del Salone d’Onore del Coni al Palazzo H, la targa ricorda l’impegno di Bartali durante la Guerra, per il quale è stato insignito negli ultimi anni del titolo di Giusto fra le Nazioni. Un omaggio dunque in ricordo degli sportivi ebrei (fra i quali anche l’ex presidente del Coni Aldo Finzi) perseguitati dalle leggi razziali. Alla cerimonia di presentazione, oltre al presidente Giovanni Malagò hanno preso parte anche esponenti della comunità ebraica come il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni oltre ai discendenti di Gino, come la nipote Gioia Bartali e il presidente della FCI Renato Di Rocco.

“Per non dimenticare gli sportivi ebrei perseguitati e coloro che rischiarono la propria esistenza per salvare vite innocenti” recita il messaggio presente sulla targa, dove campeggia anche una immagine stilizzata di uno dei ciclisti più famosi della storia del ciclismo, non solo italiano. Un uomo che ha segnato un’epoca, per la sua rivalità con Fausto Coppi, ma anche per le sue vittorie, su tutte quella al difficile Tour de France 1948. Un successo che rappresentò un momento importante per una Italia in crisi, ma che ancora oggi rappresenta un record sportivo visto che arrivò dieci anni dopo il precedente successo nella Grande Boucle.

“È un momento cui teniamo molto, Gino Bartali non è stato solo un atleta eccezionale ma un grande uomo che ha meritato il titolo di Giusto tra le Nazioni – ha sottolineato Malagò – Noi del Coni, con ritardo, con questa targa che ha un indirizzo preciso, vogliamo rivolgere, attraverso la sua figura, un doveroso ricordo alla memoria degli sportivi ebrei deportati e perseguitati dalle leggi razziali. In questo contesto deve ricordare per l’eternità cosa ha fatto Gino e che cosa accadde in quegli anni”.

Non è mancato anche il commosso commento della nipote Gioia, che porta avanti con amore il ricordo del nonno: “Sono fiera di questo momento, è bello ricordare nonno. Sono orgogliosa di lui, lui ci teneva molto a lasciare un esempio importante. Abbiamo bisogno di modelli come lui soprattutto in un momento così difficile. Certi gesti sono un riferimento per i giovani e per tutta la comunità”.

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