Belgio, rinviate le decisioni sul calendario delle gare: “Aspettiamo che si esprima il Governo”

Il Belgio è una delle nazioni in cui il ciclismo è più diffuso. Detto che lì la possibilità di utilizzare la bicicletta, per spostamenti di lavoro, allenamento o diletto, non è mai stata tolta, la situazione dell’attività agonistica è ancora tutta da decifrare. Fra Fiandre e Ardenne si consumano tantissimi eventi del calendario internazionale, fra cui due Monumento come il Giro delle Fiandre e la Liegi-Bastogne-Liegi, ma al momento non ci sono ancora indicazioni chiare sulla piega che potrà prendere il programma delle gare. In Belgio è attivo una Unità di Coordinamento Interfederale, che mette insieme la Federazione nazionale, quella vallone e quella fiamminga.

A questa realtà spettano le decisioni sul futuro del calendario delle gare. Decisioni che erano attese proprio in questi giorni ma che l’Unità di cui sopra ha rimandato. “Il Consiglio di sicurezza nazionale (l’organismo politico che sta gestendo la crisi da Covid-19 in Belgio – ndr) ha annunciato venerdì scorso che il futuro delle competizioni sportive sarà chiarito a breve termine. Attendiamo quindi questo chiarimento, prima di poter riprendere il nostro lavoro – la nota diffusa dalla Federazione – A seconda di quando sarà possibile riproporre le competizioni ciclistiche”.

“Al momento confermiamo che tutte le attività sportive ufficiali sono sospese fino al 30 giugno compreso e che tutte le altre misure esistenti restano in vigore fino a tale data. Sottolineiamo intanto, ancora una volta, che è importante che le squadre, i corridori e gli amatori rispettino coscienziosamente le direttive delle autorità per le loro uscite e per gli allenamenti, individuali e di squadra, in modo che il possibile rilancio della vita sociale ed economica del paese non sia ostacolato o rallentato”.

Anche in Belgio, peraltro, qualcuno prova a fare il furbo: “Ogni forma di competizione rimane proibita – la specifica dell’Unità di Coordinamento interfederale – Questo vale anche per le gare organizzate senza cronometraggio. Pertanto, dobbiamo prendere le distanze da una cronometro senza licenza federale annunciata nelle ultime ore. Che una cosa del genere abbia luogo durante un periodo in cui la popolazione deve fare grandi sacrifici è del tutto inappropriato”.

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