Arkéa-Samsic, l’obiettivo del 2022 è conquistare su strada la licenza WorldTour: “Ho rifiutato di comprare la licenza WorldTour perché la voglio conquistare su strada”

La Arkéa – Samsic sogna la licenza WorldTour. Al termine di questo 2022, infatti, l’UCI assegnerà le nuove licenze tenendo conto dei punteggi raggiunti dalle varie formazioni nell’ultimo triennio: questo vuol dire che alcuni team potrebbero scendere di categoria, mentre altri potrebbero conquistarsi la possibilità di fare il grande salto grazie a ottime prestazioni su strada. Tra chi spera di rientrare in quest’ultimo caso c’è sicuramente la formazione transalpina che non ha mai nascosto il suo desiderio di cambiare categoria. Per farlo, ovviamente, il Team Manager Emmanuel Hubert dovrà affidarsi soprattutto a Nairo Quintana, Warren Barguil Nacer Bouhanni, di cui sono stati recentemente annunciati i programmi per la prima parte di stagione.

“Ho avuto due volte l’opportunità di comprare la licenza WorldTour – ha annunciato il francese al giornale L’Equipe – ma ho rifiutato perché volevo rispettare la nostra filosofia che è sempre stata quella di assicurarci l’accesso sportivamente. Tra pochi mesi sapremo se ho avuto ragione o se non ho preso il treno giusto quando è passato”.

Il nativo di Saint-Malo ha parlato di tutti e tre i capitani, cominciando dal colombiano: “Nairo è dovuto scendere di uno scalino, su un piano logistico perché chiaramente non abbiamo la stessa struttura della Movistar, ma anche in rapporto all’ambiente. Tra i suoi compagni non ha ritrovato la stessa abnegazione. Mi dispiace, ma l’abnegazione di una squadra spagnola per il suo leader non ha nulla a che vedere con quella francese. Per riuscire Nairo avrà bisogno di una squadra dedita alla sua causa“.

A proposito di Bouhanni, invece, è stato sottolineata la necessità che ritrovi la strada della vittoria: “Normalmente dovrebbe portarci una decina di vittorie, che è il motivo per cui lo abbiamo ingaggiato. Ho parlato recentemente con lui ed è consapevole di questo […] Con un po’ di magia avrebbe potuto vincere una tappa al Tour, ma non è con i se che si costruisce un palmares”.

Un salto di qualità che è atteso anche da parte dell’altro francese: “Ha molta passione per questo sport e quindi troppo spesso ha un approccio legato al piacere. Capisco che non lo posso rimproverare per questo, ma oggi ci sono legati tanti soldi […] Spesso ci dimentichiamo di ricordargli che ha le gambe per essere nei primi cinque al Tour de France o vincere una gara come la Freccia Vallone“.

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