Paesi Bassi, Lars Boom avrebbe voluto fare più ciclocross: “Ci chiesero di prendere una decisione”

Oggi come oggi è usuale vedere i corridori cimentarsi nella doppia carriera con successo, come Wout van Aert e Mathieu van der Poel, mentre una decina di anni fa non era così semplice. Ed è quello che sarebbe piaciuto fare a Lars Boom, ex professionista dal 2009 al 2019 con le maglie di Rabobank, Astana, LottoNL-Jumbo e Roompot-Charles. Il neerlandese, classe 1985, è stato Campione del Mondo di ciclocross nel 2008 e poi anche un ottimo stradista, tanto da concludere al quinto posto i Mondiali di Valkenburg nel 2012 e di una tappa al Tour de France nel 2014. Nel corso degli anni è stato però costretto a ridurre l’attività fuori strada, cosa che oggi probabilmente non avrebbe dovuto fare.

“Negli anni in cui correvo con la Rabobank, c’era un development team e siamo stati cresciuti per diventare corridori su strada. Certo, ci è stato permesso di fare ciclocross, ma alla fine ci chiesero di prendere una decisioneha spiegato in un’intervista telefonica – Certo, hanno sostenuto il ciclocross, ma mai più di tanto”.

Ora fa il team manager presso la squadra femminile SD Worx, che conta anche l’astro nascente Kata Blanka Vas, talento sia nel fuori strada che sull’asfalto: “Ora che vedo Wout, Mathieu e anche Blanka, penso che ti giovi come corridore fare le due o tre discipline che ti piacciono – prosegue – Ti allunga anche la carriera, penso, perché puoi goderti più discipline e in questo modo puoi anche goderti la vita in un modo migliore”. Si definisce quindi geloso di questa situazione: “Penso di essere stato un buon stradista perché ho fatto molto ciclocross”.

Ha smesso di correre a soli 34 anni, ma non ha rimorsi: “Mentalmente, ero pronto a smettere. Alla fine, sono davvero felice di essere entrato in SD Worx e di lavorare ancora nel ciclismo. Se hai molta esperienza e se puoi aiutare qualcuno a migliorare, come Blanka, è sempre molto bello”. Ora, il suo rapporto con la bicicletta è più sano: “Vado ancora in bici un paio di volte a settimana, ma sono molto felice che a volte non sia più necessario. Ad esempio, ora che piove, ne sono felice. Penso di aver avuto una buona carriera e forse mi sono fermato con qualche anno di anticipo, ma ora godo anche il tempo in famiglia. Va bene così”.

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