McQuaid contro la ASO: “Riducendo i corridori vogliono indebolire le squadre”

Imperversa il dibattito sulla riduzione dei corridori in gara, con voci favorevoli e sfavorevoli. Pat McQuaid, ex-presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, ha assunto la medesima posizione di Gianni Bugno sostenendo che non cambierebbe nulla in termini di sicurezza. L’irlandese, inoltre, si è scagliato contro la ASO, società organizzatrice del Tour de France. “Vogliono rendere le squadre più deboli – afferma secondo quanto riportato da CyclingNews – Hanno paura delle squadre forti, che possono unirsi e fare le cose tra di loro. Questa è la loro paura più grande e cercano di cogliere ogni opportunità per indebolirle”.

170 corridori in gruppo non fanno la differenza rispetto a 200 – prosegue McQuaid – Le cadute possono esserci, anche perché se cascano i primi due, automaticamente finiscono a terra quelli dietro. Inoltre il numero di corridori non andrà a cambiare lo svolgimento della corsa. Puoi cambiare il percorso, la lunghezza, ma il numero dei corridori non incide. Sarebbe un passo indietro per lo sport”.

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