Ciclocross, continuano le polemiche riguardo la coppa del mondo: “Bisogna premiare, non punire”

Sven Vanthourenhout non sembra allineato alle recenti proposte UCI riguardo la Coppa del Mondo di ciclocross. CT della nazionale belga, nonché membro del comitato direttivo della specialità, l’ex corridore fiammingo non sembra concordare con la posizione presa dal presidente UCI David Lappartient nelle scorse settimane. Se il dirigente francese aveva infatti parlato della possibilità di escludere dalle manche successive, e perfino dai Mondiali, chi saltava un appuntamento di CDM senza una valida ragione, Vanthourenhout sembra voler usare un approccio diverso per dare maggiore risalto a quella che dovrebbe essere la competizione più importante dell’anno, mondiali esclusi.

“Non credo che ci debbano essere sanzioni per i corridori che saltano una gara – spiega a WielerFlits – Il fatto che le decisioni debbano essere prese dai corridori è logico. Lo capisco perfettamente e non ho alcun problema. Dovrebbe esserci una chiara differenza tra la Coppa del Mondo e tutto il resto. Per me avrebbe senso, ad esempio, avere più punti UCI, in modo che i corridori che terminano il maggior numero di Coppe del Mondo vengano premiati dall’UCI”.

Membro del comitato presieduto dalla ceca Katerina Nash assieme a Richard Groenendaal, Eva Lechner, Peter Privara, Ed Collins, Scott Kelly e Steve Chainel, Vanthourenhout è tra coloro che devono valutare anche altri aspetti delle competizioni stagionali: “Che ci siano sette, otto o dodici gare di Coppa del Mondo per me ha poca importanza. Per me il nostro lavoro è analizzare i percorsi, gli alloggi e le strutture. Questo è più importante per me, o è quello su cui mi concentro di più”.

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