CDM Ciclocross, Tom Pidcock riflette sulla sconfitta a Namur: “Secondo posto serve per tenere i piedi per terra”

Tom Pidcock non si ripete a Namur. Splendido vincitore all’esordio ieri a Rucphen, nei Paesi Bassi, il talentino della Ineos Grenadiers non è riuscito a fare en plein in questo fine settimana, dovendo cedere al ritmo di Michael Vanthourenhout a Namur, quint’ultima manche di Coppa del Mondo. Partito dalla terza fila, il 22enne ha rimontato abbastanza velocemente i suoi avversari e dopo quattro giri era al comando, ma senza riuscire a disfarsi del belga, che lo ha poi distanziato nelle ultime due tornate, sfruttando gli errori e la stanchezza del più giovane rivale, apparso in calando e finito a terra due volte.

Non ho ancora il livello per correre due giorni di fila – commenta a DirectVélo il classe 1999 – Ieri è stata una corsa molto rapida e io non ho fatto molto ciclocross sinora, quindi ho speso più energie di quanto pensassi. E si è visto oggi. Il mio primo giro è stato il migliore, poi la corsa si è fatta sempre più dura e ho cominciato a commettere errori”.

La conferma di essere arrivato al limite è arrivata quando Vanthourenhout lo ha superato ed ha iniziato le due tornate finale con un piccolo vantaggio di tre secondi. “A quel punto ho provato a spingere ancora di più per cercare di chiudere il buco, ma sapevo che era il punto di rottura – prosegue – Ho dato tutto e improvvisamente mi sono sentito svuotato da ogni energia. Ho finito per esplodere e a commettere errori, scivolando due volte”.

Ovviamente deluso, Pidcock comunque relativizza: “Chiaramente, avrei voluto vincere, ma questo secondo posto mi dimostra che ho ancora del lavoro da fare, serve anche a tenere i piedi per terra – aggiunge – È evidente che non sono pronto per essere al massimo per due giorni consecutivi, è un dato di fatto. Se il secondo posto non è un brutto risultato in sé, sarebbe stato sicuramente bello vincere. Comunque, ho dato tutto quel che avevo”.

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