Trek-Segafredo, Charlie Quarterman: “Sorpreso dal mancato rinnovo, non mi hanno detto tutta la verità”

Charlie Quarterman è convinto non gli abbiano detto tutta la verità alla Trek-Segafredo. La formazione WorldTour ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza del corridore britannico, che rimasto ora senza team si dice convinto che dietro la scelta di lasciarlo andare non ci siano soltanto motivazioni tecniche.  Il classe ’98, che militava da due anni nella formazione statunitense, ha parlato ai microfoni di Cyclingnews ipotizzando ragioni politiche o di segretezza, correggendo poi il tiro nella stessa intervista parlando di mancanza di comunicazione, ma dicendosi comunque sorpreso dal mancato rinnovo del contratto.

Penso di aver perso il posto alla Trek per politica e motivi segreti – ha esordito – Questo rende anche più complicato trovare un nuovo team. C’è sempre qualcosa che accade sullo sfondo e da corridore senti solo il 20% della storia, credo. Magari quello che io credo sia segretezza e politica è semplice mancanza di comunicazione. Ancora non sono sicuro delle ragioni per cui non mi abbiano rinnovato. Mi hanno detto che la mia crescita non è arrivata abbastanza velocemente e mi hanno parlato di forze del mercato spiegando che volevano ingaggiare molti giovani. Quindi sono stato fatto fuori, dopo tante cose accadute, ma anche dopo due anni di lealtà. Sono sorpreso dalla loro decisione. Credo dietro ci sia qualcos’altro. È un peccato perché sarei stato molto felice di firmare e crescere, era un buon ambiente per farlo”.

Il ventitreenne, infatti, ha ammesso candidamente di aspettarsi un’offerta di rinnovo: “[…] Pensavo che mi avrebbero dato un altro anno per dimostrare le mie qualità, ma il ciclismo professionistico è così e non ci possiamo fare nulla. A meno che tu non faccia un lavoro che si vede in tv e ti renda riconoscibile, come accade a Tim Declerq, quello che fai resta tra te e i tuoi compagni. Affidarsi alla gratitudine di una squadra sportiva professionistica non è sempre la cosa più sicura”.

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