Tour of Guangxi 2018, gran finale di stagione per Moscon: “Una bella soddisfazione dopo un periodo difficile”

Gianni Moscon certifica ulteriormente il suo grande stato di forma in questo finale di stagione, con la vittoria nella tappa regina del Tour of Guangxi 2018. L’atleta del Team Sky è tornato più forte che mai dalla discussa squalifica al Tour de France e nel giro di circa un mese si è portato a casa Coppa Agostoni, Giro di Toscana e Campionato Nazionale a cronometro, oltre alla vittoria di tappa odierna nella corsa cinese, della quale diventa anche il grande favorito per la classifica generale finale.

“Il finale di stagione mi ha permesso di mettermi alla prova e godermi alcune vittorie – ha spiegato il talentuoso corridore trentino a CyclingWeeklyHo avute alcune belle soddisfazioni dopo una primavera e un’estate dure. La cosa più importante oggi era vincere, ho una squadra forte con me e la condizione è buona. È stata una stagione difficile, ho iniziato con la rottura dello scafoide e poi con altre cose che già sappiamo. Finire la stagione così è sicuramente un bene”.

Il 24enne di Trento è poi tornato sull’episodio che gli è costato la squalifica dalla Grande Boucle, la manata a Elie Gesbert (Fortuneo-Samsic) che tanto ha fatto discutere. “Non so cosa dire, se ne è già parlato tanto. È stato un bel casino – ammette ancora Moscon – Hanno preso una decisione ed essere mandati a casa dal Tour non è mai una bella cosa. Ognuno può farsi la propria opinione sul caso”.

La cosa più importante è però stata il fatto che il Team Sky e Dave Brailsford non gli hanno mai fatto mancare il supporto, spronandolo e affiancandolo ancora più di prima. L’obiettivo è ora quello di resettare questa stagione e tornare ad essere il corridore in grado di lottare per la vittoria nelle grandi classiche. “Nel 2017 nelle classiche ero in gran forma. Tutti lo hanno visto quindi questo ha alzato l’asticella. Alla fine di questa stagione son sempre lo stesso, forte, corridore. Penso che se continuerò ad allenarmi bene tornerò presto nelle posizioni di vertice“.

 

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