Milano-Sanremo 2020, squadre World Tour contro riduzione dei corridori: “Una mancanza di rispetto, ci opporremo”

Ai team del World Tour non è andata giù la riduzione del numero di corridori per la Milano-Sanremo. Nella giornata di ieri, contestualmente all’annuncio del nuovo percorso, resosi necessario dopo il parere negativo di alcuni sindaci del savonese, RCS ha annunciato anche la presenza di due ulteriori team e la riduzione delle selezioni per ciascuna squadra da 7 a 6 uomini. I team, però, non sono rimasti molto contenti della novità e in un coro pressoché unanime hanno bocciato la decisione dell’organizzazione e annunciato che faranno di tutto per opporsi a questa decisione.

È evidentemente una cattiva notizia – ha dichiarato il team manager della Cofidis Cedric Vasseur a Rtbf – Sono stato sorpreso quando l’ho saputo alle 19 di ieri con una mail. […] Penso che sia una mancanza di rispetto al ciclismo e alla sua storia. In questo modo il ciclismo non è più considerato uno sport di squadra. È come giocare la finale di Champions con nove uomini”.

Prima ancora di Vasseur, aveva parlato Patrick Lefevere della Deceuninck – QuickStep che sembra non avere alcuna intenzione di accettare passivamente la decisione: “Ci opporremo in maniera collettiva insieme ad altre squadre. È una decisione unilaterale ed egoista che conviene solo alle squadre italiane. […] Siamo già nella merda con questo virus e ora vogliono togliere corridore per poter inserire due squadre italiane. Ma questo non è un problema nostro. Il regolamento vale per tutti, se anche Fiandre, Roubaix, ecc. facessero così, dove andremmo a finire?”.

L’ultimo punto del discorso di Lefevere è quello sui cui insiste anche John Lelangue della Lotto Soudal, che però si mantiene su toni più moderati: “Non entro in una rivoluzione o in una opposizione. Ma sono solidale con Lefevere e gli altri colleghi. La decisione è arrivata un po’ tardi perché può anche creare un precedente per altre prove. […] Posso capire che organizzatori e squadre italiana possano essere interessate a disputare queste corse per avere visibilità. Capisco la decisione ma è tardiva ed è sulla corsa più lunga della stagione, che è la prima corsa all’inizio della stagione. Quindi se la capisco? Sì e no”.

Richard Plugge della Jumbo – Visma invece da Twitter se la prende anche con le istituzioni: “Una decisione ridicola e irresponsabile. Il fatto che questa richiesta sia stata accordata 12 giorni prima del via è governance incomprensibile”.

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