Milano-Sanremo 2020, prima Monumento a 25 anni per Wout van Aert. In tempi recenti solo Cavendish e Demare hanno fatto meglio

Vincere la prima classica Monumento a 25 anni non è da tutti, su questo non ci sono dubbi. Nella settimana appena trascorsa, nella quale ha conquistato Strade Bianche e Milano-Sanremo, Wout van Aert (Jumbo-Visma) ha dimostrato una volta per tutte, se ancora ce n’era bisogno, di essere un talento del ciclismo mondiale. Eppure, il belga classe ’94 (compirà 26 anni tra meno di un mese), tre volte campione del mondo di ciclocross, non è stato il più giovane corridore a vincere una delle cinque classiche più importanti del panorama ciclistico. Come riportato da Het Nieuwsblad, Van Aert va infatti ad aggiungersi ad un’altra schiera di 25enni che, negli ultimi anni, ha conquistato la prima Monumento proprio a quell’età, come Alberto Bettiol, dominatore del Giro delle Fiandre 2019, Bob Jungels, vittorioso alla Liegi-Bastogne-Liegi 2018, e Alejandro Valverde, anche lui alla Liegi nel 2006. Addirittura c’è chi è riuscito, nella storia recente del ciclismo, a fare meglio di loro. Si tratta di due velocisti che, curiosamente, hanno anche loro vinto la loro prima (e finora unica) Monumento proprio sul traguardo di Sanremo: Mark Cavendish, che ci è riuscito nel 2009 a 23 anni, e Arnaud Demare, che ha vinto la Classicissima nel 2016, a 24 anni.

Record difficilmente battibili anche se, nel ciclismo di oggi, con tanti giovani già competitivi prima ancora di compiere 23 anni, non è così improbabile. E chissà che ciò non accada già questo fine settimana, quando un certo “Giovane Cannibale” di nome Remco Evenepoel non possa conquistare la prima Monumento che correrà nella sua breve, ma già promettente, carriera, ovvero Il Lombardia 2020.

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