Milano-Sanremo 2020, il Ministro dello Sport Spadafora: “Condivido la scelta, ma l’obiettivo è riprogrammarla al più presto”

La Milano-Sanremo 2020 è rinviata, ma ufficialmente non ancora cancellata. La Classicissima, inizialmente in programma sabato 22 marzo, non si correrà nella sua data prevista a causa delle misure precauzionali prese per evitare la diffusione del coronavirus. Un duro colpo per l’organizzazione e per gli appassionati di ciclismo, ma la decisione era inevitabile per lo stato attuale dell’epidemia. La competizione tuttavia si dovrebbe comunque svolgere quest’anno, come ha confermato il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Una rassicurazione per tutti i tifosi, che ovviamente dovrà tenere conto del folto calendario di impegni dell’UCI e delle difficoltà tecniche di ricollocare un evento così importante durante l’anno.

Mi dispiace moltissimo ma, vista la situazione, condivido la scelta” ha dichiarato il Ministro al sito della rosea: “Il ciclismo è uno sport che vive nel territorio, sulle strade, che attraversa città e paesi, l’idea che debba disputarsi in uno scenario vuoto è particolarmente triste. Ma questa non è una caduta, o almeno cerchiamo di non viverla come tale. Siamo obbligati ad una pausa, un momento in cui rallentare i ritmi ed avere pazienza. Non ci abbattiamo, anche perché dobbiamo essere pronti a ripartire non appena possibile. L’obiettivo è riprogrammare la Milano-Sanremo al più presto“.

Spadafora ha poi proseguito: “Dobbiamo e possiamo avere fiducia nell’Italia. Ci sono alcune regole da seguire, a partire dalle raccomandazioni dei medici: il contributo di ciascuno di noi è fondamentale per rallentare la diffusione del virus ed essere pronti a ripartire al più presto…anche con la Milano Sanremo. Quando si tornerà alla normalità? Non mi azzardo a fare previsioni, mi affido alle indicazioni della comunità scientifica e al ‘paradigma di Klopp’: lasciamo che siano gli specialisti a prevedere l’andamento del virus, a noi spetta attrezzarci per prevenire le conseguenze su ogni fronte, a partire da quello sportivo. Viviamo una situazione di continua evoluzione“.

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