Lotto Soudal, il GM John Lelangue valuta la prima parte di 2022: “Prevale la delusione, ma la stagione è ancora lunga e possono succedere molte cose”

John Lelangue fa il punto sulla primavera della Lotto Soudal. In un’intervista rilasciata a Sporza, il general manager della formazione belga ha analizzato i risultati ottenuti dal team in questa prima parte dell’anno, che ha visto la sua squadra raccogliere ben dodici vittorie ma, a conti fatti, pochi punti utili per la classifica UCI, che a fine anno permetterà di assegnare le 18 licenze WorldTour per il 2023. Scivolata in 20esima posizione di questa graduatoria, la storica compagine belga sta provando a correre ai ripari ingaggiando due corridori rimasti senza contratto dopo la chiusura della Qhubeka, Carlos Barbero e Reinardt Janse Van Rensburg, ma spera anche in una seconda metà di stagione di alto livello da parte dei suoi big, che spesso hanno avuto la sfortuna di essere frenati da diversi problemi di salute in alcuni momenti chiave.

“Analizzo la primavera su due livelli diversi – ha dichiarato Lelangue – Da gennaio, nelle gare minori ci siamo comportati bene, ma nelle grandi corse e nelle Monumento siamo stati al di sotto delle aspettative. Non voglio inventare scuse, ma Tim Wellens si è ammalato la notte prima dell’Omloop, e pochi giorni prima di Milano-Sanremo anche Caleb Ewan si è ammalato. Ha saltato pure Bruges-De Panne e Gand-Wevelgem, dove era il nostro leader. Nelle classiche delle Ardenne sono mancati anche Andreas Kron e il giovane Maxim Van Gils”.

“Abbiamo già vinto dodici volte in questa stagione, il che ci colloca al quarto posto nella classifica annuale. Ma è accaduto sempre nelle gare minori, quindi sì… Prevale la delusione“, ha proseguito il general manager, che tuttavia non crede che la situazione sia irreparabile: “Sappiamo che molto può cambiare in una o due settimane buone. La stagione è ancora lunga. All’inizio dell’anno, i concorrenti erano Cofidis e Arkéa. Ora vediamo che altre squadre si stanno mettendo nei guai, come Israel-Premier Tech, Movistar o Education First. Avevano iniziato la stagione in vantaggio, ma possono succedere molte cose“.

La squadra proverà ovviamente fino alla fine a rimanere nel WorldTour, ma un’eventuale retrocessione alla categoria Professional non sarebbe una fine del mondo per Lelangue: “Abbiamo una lunga tradizione nel WorldTour, ma ci sono esempi di team Professional che possono correre tutte le gare del WorldTour con le wildcard, basta guardare la Alpecin-Fenix. Il prestigio di essere la prima, la seconda, la terza o la quarta squadra belga del gruppo non ci riguarda. L’obiettivo di questa squadra è offrire opportunità ai giovani talenti belgi e aiutarli a crescere. Lo abbiamo sempre fatto”, ha concluso il manager belga, fiducioso “che andrà tutto bene”.

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