Lotto Soudal, Arnaud De Lie traccia il bilancio del suo primo anno tra i pro’: “Avrei firmato con tutte e due le mani per fare una stagione del genere”

Una prima stagione da incorniciare per Arnaud De Lie. Passato professionista lo scorso gennaio a soli 19 anni, il giovane talento belga della Lotto Soudal ha impiegato poco tempo per mettersi in evidenza tra i grandi, ottenendo la sua prima vittoria subito al terzo giorno di gara, al Trofeo Palma del Challenge Mallorca. Dimostrando un ottimo spunto veloce ma anche buone doti di resistenza, nel prosieguo dell’anno il classe 2002 è stato poi in grado di alzare le braccia al cielo in altre otto occasioni, principalmente in corse del calendario belga (facendo così sua anche la Exterioo Cycling Cup, la Coppa del Belgio), conquistando altri numerosi piazzamenti e dimostrando di poter competere già ad alti livelli.

Avrei firmato con tutte e due le mani per fare una stagione del genere – ha dichiarato De Lie a RTBF – Con le vittorie ho preso fiducia, e so che la fiducia gioca un ruolo fondamentale nello sport, soprattutto nel ciclismo. I risultati sono più che buoni e sono molto contento“.

Tra i suoi nove successi, il belga ne ha indicati due in particolare: “La mia prima vittoria, è stata speciale perché ero appena arrivato nel mondo dei professionisti, poi la Volta Limburg, perché ho dato davvero tutto sui pedali”. Chiaramente, però, ci sono anche state delle giornate da dimenticare nell’annata del 20enne: “In una stagione non tutto può essere roseo e questo fa parte del ciclismo. I miei due rimpianti quest’anno sono a Dunkerque e alla Parigi-Tours, perché penso che sarebbe stato possibile alzare le braccia al cielo”.

Inoltre, nonostante tutte le sue vittorie e i suoi piazzamenti, alla fine è arrivata la retrocessione dal WorldTour per la sua squadra, la Lotto Soudal. Per De Lie, tuttavia, questo non è un fattore totalmente negativo: “Quando sei in prima divisione, vuoi restare lì. Ma ci siamo dimenticati che Mathieu Van Der Poel era in seconda divisione e ha uno dei palmares più ricchi. Ci sono vantaggi e svantaggi. Lo svantaggio è a livello di immagine, ma il vantaggio è che possiamo scegliere il nostro programma e avremo le wild card. Ciò significa che potremo partecipare a tutte le gare di altissimo livello, quindi il Tour de France, Milano-Sanremo e tutte le migliori gare in programma. Penso che ci sarà la possibilità di fare un programma XXL, sia per me che per gli altri corridori. Questo ci permetterà di metterci in evidenza un po’ meglio”.

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