Israel-PremierTech, Chris Froome guarda al 2023: “Voglio capire a che punto sono con una vittoria di tappa”

Chris Froome è pronto a voltare pagina in vista della prossima stagione. Il campione britannico della Israel – Premier Tech è reduce da un’altra stagione difficile difficile, a tre anni ormai del brutto incidente al Giro del Delfinato 2019, che lo ha visto faticare sia al Tour de France, fatta eccezione per il terzo posto all’Alpe d’Huez che gli stava ridando fiducia, che alla Vuelta a España, affrontata dopo il Covid. La vittoria ormai gli manca dalla stagione 2018, più precisamente dalla Bardonecchia/Jafferau del “ribaltone” al Giro d’Italia, ma la voglia di tornare ad alti livelli non è ancora sopita alle porte dei 38 anni.

Reduce dal Singapore Criterium, si sta godendo qualche giorno di riposo. Raggiunto da Marca, fa il punto della situazione: “Ho passato momenti migliori e peggiori – spiega – È stato difficile per me l’inizio di stagione. Poi stavo bene al Tour, ma ho preso il virus. Mi ha colpito molto ed è stato difficile riprendermi. Ho avuto momenti difficili, ma anche positivi. Dopo l’incidente ho fatto molti passi in avanti. Non so dove posso arrivare, ma sono comunque incoraggiato a migliorare“.

Il Covid è arrivato proprio nel momento migliore della sua stagione, poco dopo la bella prestazione dell’Alpe d’Huez: “Quel giorno mi sono sentito di nuovo davvero competitivo. Provavo buone sensazioni in quel periodo. La mia sfida era quella di rimettermi in forma al Tour per la Vuelta, ma sono stato fermato da un raffreddore con il Covid, penso che essere asmatico mi abbia fatto soffrire ancora di più”.

Non pensa di poter tornare a vincere un Tour, ma il 2023 sarà per lui molto importante: “Sarà l’anno della verità per capire davvero a che punto sono. Questo è stato il primo anno senza problemi a causa di quell’incidente. Dal recupero fino ad ora è stato come se fossi un neo-professionista. Voglio sfide semplici come un lungo periodo senza problemi e una vittoria di tappa“.

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