Israel-Premier Tech, la reazione alla retrocessione: “Contrariati, ma anche determinati a tornare nel WorldTour”

La Israel-Premier Tech è stata quindi una delle “vittime” del sistema di punteggi voluto dall’Unione Ciclistica Internazionale per stabilire promozioni e retrocessioni dal livello WorldTour. La formazione israeliana ha chiuso in pratica all’ultimo posto la classifica triennale 2020-2022 e deve così cedere la sua licenza di massima categoria per prendere posto fra le squadre Professional. L’ufficialità è arrivata lunedì 12 dicembre con un comunicato dell’UCI, che ha quindi fugato ogni possibilità di ripescaggio: nelle scorse settimane, peraltro, da casa Israel-PremierTech erano arrivati parecchi commenti negativi rispetto al sistema utilizzato, con tanto di minacce di azioni legali.

A situazione definita, la rabbia in casa Israel-Premier Tech sembra diminuita, anche se il disappunto c’è ancora: “Prendiamo atto della decisione dell’UCI di registrarci come formazione di categoria Professional – le parole di una nota diffusa dalla squadra – Naturalmente siamo contrariati, considerati i tanti problemi causati dalla pandemia in queste ultime tre stagioni, problemi che hanno colpito la nostra squadra in maniera molto dura”.

La Israel-Premier Tech però vuole reagire: “Continueremo a dare battaglia per vincere nelle corse più importanti del calendario. Siamo determinati a tornare nel WorldTour e gareggeremo sempre con le motivazioni e con la resilienza che ci hanno permesso di vincere due tappe al Tour de France 2022. Siamo orgogliosi dei nostri corridori, dei nostri tecnici e della forza della nostra organizzazione. Ci avviciniamo alla nuova stagione con entusiasmo e fiduciosi della nostra capacità di continuare a far bene e a vincere”.

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