Giro delle Fiandre 2024, il dominatore Mathieu Van der Poel: “Vincere qui in maglia iridata è un sogno che diventa realtà”

Come era facilmente prevedibile, a dominare il Giro delle Fiandre 2024 è stato Mathieu Van der Poel. Il fenomeno della Alpecin-Deceuninck se ne è andato in solitaria quando mancavano ben 45 chilometri al traguardo di Oudenaarde e da quel momento in poi ha sempre incrementato il suo vantaggio. Il tre volte vincitore della Ronde ha attaccato gli inermi avversari sul muro del Koppenberg ed è stato uno dei pochissimi a non aver messo il piede a terra su quella scivolosa e ripida salita in pavé. L’olandese in maglia iridata ha tagliato la linea d’arrivo con 1 minuto e 3 secondi di vantaggio sul gruppetto degli inseguitori, regolato da un magnifico Luca Mozzato (Arkea-B&B Hotels) al fotofinish su Michael Matthews (Jayco-AlUla). Intervistato nel dopo gara Van der Poel ha espresso quali sono le sue emozioni dopo un’impresa di questo genere.

”La mia stagione ora è già un successo – commenta nella flash interview – Vincere il Giro delle Fiandre indossando la maglia di campione del mondo è un sogno che diventa realtà, ho bisogno di un po’ di tempo per rendermene conto […] Sono veramente finito in questo momento, è stata una delle gare più dure che abbia mai fatto. Con le condizioni di bagnato ero totalmente vuoto gli ultimi 10 chilometri fino alla linea del traguardo, ho solo chiuso gli occhi e cercato di arrivare il prima possibile”.

Emozioni forti che proseguono anche una volta arrivato ai nostri microfoni, dopo la cerimonia di premiazione, ammettendo che sinora ha ottenuto “molte belle vittorie, ma sicuramente questa è una delle più memorabili”. Un trionfo ottenuto con condizioni climatiche durissime e al termine di una corsa vissuta ad altissimo ritmo, regalandosi un altro spettacolare attacco, anche questa volta figlio dell’improvvisazione: “Non era proprio questo il piano. Come squadra abbiamo fatto una splendida gara poi ho chiesto ai ragazzi di tenere chiusa la corsa sino al Koppenberg ed è esattamente quello che hanno fatto, sono fiero di loro”.

A quel punto si è concretizzato il capolavoro, che lui stesso non si aspettava così. “Non mi aspettavo di restare da solo – ammette –  Volevo più che altro arrivare sicuro in cima perché sapevo che con la pioggia sarebbe stato molto scivoloso. Era ancora lontano dall’arrivo, anche per il vento. Infatti negli ultimi dieci chilometri ero davvero al limite…”

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