Doping, quattro anni di squalifica a Jaime Roson: la Movistar lo licenzia

Quattro anni di squalifica per Jaime Roson. È questa la sentenza per il corridore spagnolo, che era stato fermato lo scorso giugno per anomalie nel passaporto biologico. Non è servita la battaglia legale intrapresa dal ciclista, che si era sempre dichiarato innocente. L’UCI ha comunicato in giornata alla Movistar la sentenza, che costringe il classe ’93 ha un lungo stop. La scelta della formazione World Tour, che lo aveva sospeso in attesa di sapere l’esito ufficiale della vicenda di doping, è stata drastica: l’iberico è stato licenziato con effetto immediato. Un finale prevedibile, non essendo stato inserito nel roster ufficiale presentato dal team per questa stagione.

Questo il comunicato con cui Abarca Sports, società che gestisce il Team Movistar, ha ufficializzato la propria decisione: “L’organizzazione Abarca Sports ha ricevuto oggi 15 febbraio una comunicazione ufficiale dall’UCI in cui è informata della squalificata di quattro anni di Jaime Roson, a causa di valori anomali sul suo passaporto biologico nel gennaio 2017. A causa di questa comunicazione, Abarca Sports informa che ha proceduto a terminare il contratto di Roson con il team, contratto che era già stato sospeso provvisoriamente. Abarca Sports sottolinea inoltre che il periodo in cui i valori irregolari nel passaporto biologico di Roson sono stati riscontrati è datato un anno prima l’inizio del suo contratto con il team attuale”.

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