Deceuninck-Quickstep, Iljo Keisse non pensa al ritiro: “Mi piace ancora andare in bici, ma non allungherò la mia carriera inutilmente”

Nonostante i quasi 37 anni, Iljo Keisse non vuole ancora pensare al ritiro. Il corridore della Deceuninck-Quickstep, che nel corso degli anni è sempre stato un prezioso supporto per molti capitani della squadra belga, in un’intervista a Sporza ha confermato di non pensare per il momento di appendere la bici al chiodo, almeno per qualche tempo ancora. Il belga, che qualche mese fa ha rinnovato il contratto con la formazione WorldTour per un altro anno, è reduce da un 2019 sfortunato, iniziato male con l’espulsione dalla Vuelta a San Juan in seguito ad accuse di molestie sessuali, e proseguito peggio con una caduta alla Parigi-Roubaix che ha portato alla frattura del gomito e ad uno stop di un paio di mesi.

“Ho avuto una brutta stagione con molta sfortuna e cadute – esordisce Keisse – È stato un anno da dimenticare velocemente, ma mi piace ancora andare in bici e non ho problemi a trovare le motivazioni per allenarmi. D’altra parte, se il livello delle mie prestazioni non dovesse più soddisfarmi, non vorrei proseguire. Non allungherò la mia carriera inutilmente, ma sono ancora in uno dei team più forti del mondo, col lavoro che mi piace fare”.

Come annunciato nelle scorse settimane, dal 12 al 17 novembre prossimi il belga correrà la Sei Giorni di Gand (che l’anno scorso conquistò in coppia con Elia Viviani) insieme a Mark Cavendish, suo ex compagno di squadra: “Ha chiesto lui di correre con me. Vuole allenarsi insieme per alcuni giorni e questo indica che è motivato”.

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