Coronavirus, il team manager della Wanty sulla cancellazione delle Classiche: “È un disastro per il nostro sport”

La cancellazione del Giro delle Fiandre 2020 e di tutte le altre Classiche di Primavera ovviamente è un brutto colpo per tutto il movimento ciclistico. Certamente in questo momento garantire la salute pubblica è la cosa più importante e, come tutti gli sport, anche il ciclismo è stato costretto ad annullare tutti i suoi appuntamenti in programma per i prossimi mesi. Corse dalla grandissima tradizione rischiano di non veder disputata l’edizione di quest’anno, anche perchè l’ipotesi di una collocazione autunnale ipotizzata dal presidente dell’UCI non trova tutti d’accordo.

Anche il team manager della Circus – Wanty Gobert, Jean-François Bourlart, ha espresso i suoi dubbi:  “Da marzo a metà ottobre ci sono gare ogni giorno! E così, non vedo quando potremmo disputare questi eventi – ha detto in un’intervista a rtbf.be – Oppure dovremo correrli in date già occupate, annullando le gare inizialmente programmate… Non so come le autorità sportive potranno prevedere le cose, ma mi sembra comunque difficile. Stiamo aspettando notizie dall’UCI e dagli organizzatori per vedere come verrà riorganizzato il calendario”.

In ogni caso non sembra sposare l’ipotesi di una diversa collocazione all’interno del calendario delle Classiche: “Avremo le gare fuori dal loro contesto e dal periodo in cui sono normalmente organizzate – ha continuato – E in questo caso, non saranno le stesse gare, ovviamente! Secondo me, questi eventi non ci saranno quest’anno”.

L’annullamento delle classiche non è una sorpresa, anzi. Sospetto che non risolveremo un problema come quello del coronavirus nel giro di due o tre settimane – le sue parole – Speriamo di riprendere a maggio, ma non ne siamo affatto certi. Bisogna avere pazienza e rispettare le istruzioni. Ovviamente mi metto al posto dei corridori che hanno preparato questi obiettivi per mesi, che hanno fatto sacrifici, che sono stati in quota, che hanno favorito le loro carriere piuttosto che le loro famiglie… Ora, stanno annunciando che tutte queste corse vengono annullate e non lo è facile per loro, anche da un punto di vista mentalee. È un po’ un disastro per il nostro sport“.

Sicuramente anche le squadre risentiranno della cancellazione di corse così popolari: “Gli organizzatori ci pagano per la partecipazione alle loro gare. Rimborsano le nostre spese e questi sono a volte importi abbastanza significativi. Ovviamente, avremo meno spese da sostenere, meno costi di carburante, hotel, viaggi e voli. Dovremo fare il punto alla fine della stagione, dopo questa crisi. Ma per le squadre ci sarà una perdita economica“.

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