Corendon-Circus 2020, la stagione su strada di Mathieu van der Poel si interromperà a Roubaix

Quello di Mathieu van der Poel sarà un 2020 finalizzato ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il giovanissimo asso neerlandese, reduce da un 2019 entusiasmante, sarà protagonista della prima parte della primavera su strada, per poi staccare e dedicarsi completamente alla preparazione in vista delle gare a cinque cerchi. Ma, stando a quanto ha dichiarato il padre, Adrie van der Poel, alla rivista Helden e riportato da Cycling Weekly, l’obiettivo del fenomenale 24enne della Corendon-Circus sarà la medaglia d’oro della prova di mountain bike, a conferma della voglia di Van der Poel di eccellere in tutte le specialità del ciclismo.

L’ultima gara su strada dell’annata 20202 “VDP”, almeno fino alle Olimpiadi, sarà la Roubaix, che nel 2019 non aveva corso. Questo significa, fra le altre cose, che Van der Poel non sarà al via dell’Amstel Gold Race, che l’anno scorso ha vinto in maniera indimenticabile e che è la corsa più attesa nei Paesi Bassi. “Nella prossima stagione Mathieu organizzerà la sua stagione in maniera diversa rispetto a quanto ha fatto quest’anno – ha dichiarato papà Adrie – Questo significa che dopo la Roubaix non correrà altre classiche di un giorno”. Restano aperte quindi le possibilità di vedere il campione neerlandese in azione nelle corse italiane di inizio stagione, ovvero Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo, fermo restando il necessario invito da parte degli organizzatori nei confronti della sua squadra.

Sarebbero quindi tutte novità per Van der Poel, che non ha mai preso il via alle classiche italiane di primavera. Nella scorsa stagione, infatti, il 24enne di Kapellen, che nei giorni scorsi ha perso il nonno Raymond Poulidor, ha corso prevalentemente fra Belgio e Paesi Bassi, vincendo anche la Dwars door Vlandereen e la Freccia del Brabante: nella sua primavera 2019 anche una tappa al Circuit Sarthe e il Grand prix de Denain, oltre al quarto posto alla Gand-Wevelgem e al Giro delle Fiandre. In estate, poi, il dominio al Tour of Britain (tre frazioni e la classifica generale), una tappa all’Artic Race of Norway e un Mondiale corso da protagonista fino a che non gli si è spenta, all’improvviso, la luce.

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