Cofidis, Elia Viviani deluso: “Responsabilità al 50 e 50, dovrò correre sempre con il mio gruppo”

Elia Viviani si prende le sue responsabilità, ma sente di non essere l’unico ad avere colpe in questa disastrosa stagione. Per la prima volta senza vittorie da quando è passato professionista ormai oltre dieci anni fa, il veronese ha vissuto sicuramente l’anno peggiore della sua carriera e vuole riscattarsi nel 2021. Lasciare la Deceuninck – QuickStep è stata una scommessa e per il momento non si può certo dire che sia stata vinta, ma non per questo si arrende ed è pronto a tornare a primeggiare il prossimo anno. Sempre in maglia Cofidis, ovviamente, tuttavia fa capire di voler più certezze attorno a sé, partendo dai suoi uomini di fiducia come Fabio Sabatini, troppe volte quest’anno lasciato fuori dalla dirigenza del team.

“Anche da neopro’ 3 vittorie le avevo portate a casa. Naturale che ci rimanga male – commenta alla Gazzetta dello Sport, invervistato da Ciro Scognamiglio mentre cerca di godersi un periodo di stacco prima di tornare ad allenarsi in vista di una stagione in cui vuole essere nuovamente protagonista ad alti livelli – Le responsabilità sono al 50 e 50. Un’annata così non voglio ripeterla per niente al mondo”.

Qualcosa non ha funzionato, è evidente a tutti, complice probabilmente anche l’esplosione di Guillaume Martin, per il quale la formazione francese ha probabilmente sbilanciato ulteriormente le selezioni per le grandi corse. Senza entrare nei dettagli, il 31enne veronese ribadisce il concetto di una responsabilità condivisa e la necessità di apportare meno cambiamenti ai corridori che lo affiancheranno. “Ho sbagliato io, ma pure il team. Ora si cambia. Dovrò correre sempre assieme al mio gruppo”.

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