Bahrain Victorious, la carica di Matej Mohorič: “In Slovenia stiamo vivendo un’Età dell’Oro, ma ci manca il Mondiale: entro tre anni dobbiamo vincerlo”

Il 2024 sarà un anno speciale. I corridori professionisti hanno tante sfide davanti e, rispetto al solito, ci sono anche i Giochi Olimpici di Parigi 2024, che aggiungeranno un obiettivo a una stagione già di per sé molto intensa. Fra chi guarda con grande interesse ai vari traguardi da andare a tagliare c’è Matej Mohorič, che recentemente ha vinto il Mondiale Gravel 2023 e anche una splendida tappa al Tour de France 2023. Il corridore della Bahrain Victorious ha già fatto sapere che nell’agenda del prossimo anno ha segnato con il cerchio rosso intorno i giorni di Parigi-Roubaix e Giro delle Fiandre. Ma Mohorič tornerà a spendersi anche per la sua Nazionale, quella Slovenia che è diventata anno dopo anno una potenza del ciclismo mondiale.

“Dopo le gare di primavera penserò al Tour de France 2024 e poi ai Giochi di Parigi 2024 (dove, per la prova in linea, la Slovenia sarà una delle poche Nazioni con 4 corridori in gara – ndr). E poi, diversamente da quello che ho fatto negli ultimi anni, farò anche i Mondiali – rivela Mohorič a RTV Slo –  Il percorso della prova in linea di Zurigo mi sembra tale da non rendere possibile che tipo di corsa possa venir fuori. Sulla carta, comunque, il tracciato pare più adatto a Tadej Pogačar che non a me”.

Già, perché un corridore del calibro di Mohorič è “solo” la terza scelta, in quanto a valore assoluto, per il piccolo Stato mittel-europeo, considerata anche la presenza di Primož Roglič: “Stiamo vivendo l’età dell’oro del nostro ciclismo e speriamo che duri il più a lungo possibile – le parole del nativo di Kranj – Dobbiamo comunque investire sulle giovani generazioni e aiutarle il più possibile, in modo che in futuro continuino ad arrivare successi. Io, Tadej e Primož? È incredibile che tre sloveni abbiano un tale successo nello stesso momento storico. Siamo una Nazione piccola, ma abbiamo un grande orgoglio che ci consente di credere di ottenere grandi risultati. Ma è anche vero che periodi così prima o poi finiscono, anche se non è detto che non ne possa iniziare una nuova. Godiamocela finché dura e cerchiamo di lavorare nel miglior modo possibile sul nostro sistema ciclistico”.

In questa “Età dell’Oro” sono già maturati, rimanendo alla strada, un oro olimpico (la cronometro di Tokyo 2020, grazie a Roglič) e un bronzo mondiale, con Pogačar a Glasgow 2023. Si può fare ancora di più? “Per quel che mi riguarda, dal punto di vista personale, le occasioni si stanno esaurendo – ancora Mohorič, che comunque ha solo 29 anni e che nel 2013 vinse il Mondiale U23 a FirenzeCredo che sia giunto il momento in cui dobbiamo unire le forze e andare a prenderci un successo storico, tutti insieme. Noi sloveni non abbiamo ancora vinto il Mondiale in linea nella categoria Élite e credo che sia tempo di cambiare questa statistica. Posso dire che siamo determinati nell’andare a prenderci questo titolo iridato, almeno nello spazio dei prossimi tre appuntamenti (Zurigo 2024, Kigali 2025 e Montreal 2026 – ndr)”.

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