Vuelta a España 2017, Aru supera bene le prime insidie: “Ora possiamo concentrarci sulle prossime tappe”

Fabio Aru supera indenne la seconda tappa della Vuelta a España 2017. Per il sardo le prime due giornate della corsa iberica rappresentavano alcune delle frazioni più difficili, con la cronosquadre e una frazione interamente pianeggiante, esposta al vento, nella quale gli scalatori come lui erano potenzialmente alla mercé dei passisti. Malgrado alcuni tentativi di squadre più attrezzate e una velocità costantemente elevata, la Astana non si è fatta cogliere impreparata, riuscendo a far concludere la tappa al suo capitano assieme ai rivali, ad eccezione di Vincenzo Nibali (Astana) e Esteban Chaves (Orica-Scott) che nel confuso finale sono riusciti a guadagnare qualche secondo.

L’obiettivo di queste prime due tappe era evitare qualsiasi rischio di cadute e di non perdere troppo – commenta Bruno Cenghialta – Penso che come squadra ci siamo comportati bene. Un peccato per la caduta di Bilbao, ma il dottore dice che non è niente di serio. Tutti gli uomini della generale sono vicini, solo qualche secondo tra gli uni e gli altri, ma sono sicuro che ci saranno molte occasioni per dimostrare il nostro valore“.

Sulla stessa linea d’onda il Cavaliere dei Quattro Mori, soddisfatto del risultato in una tappa nervosa, una di quelle in cui la corsa si può perdere in pochi secondi. “Era una delle tappe più pericolose dell’intera Vuelta – si rassicura Aru – Penso che ci siamo difesi piuttosto bene e ora possiamo concentrarci sulle prossime tappe“. E da oggi, arriva il terreno adatto al sardo, che potrebbe cominciare subito a recuperare il tempo perso.

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