Tra regole, restrizioni e vaccini sta partendo la terza stagione nell’era del covid

Alto il numero di ciclisti professionisti vaccinato sino a questo momento. Nello specifico i numeri migliori li ha il WorldTour femminile, che raggiunge il 97% delle vaccinate, seguito dalle formazioni Professional maschili, che arrivano all’86%, mentre si scende ad un comunque discreto 79% per quanto riguarda il WorldTour maschile. Il dato è stato raccolto dall’UCI nel mese di dicembre per una presentazione volta a fare il punto della situazione in gruppo in vista dell’inizio della nuova stagione, che si trova a ripartire nel mezzo di quella che, a seconda dei paesi, è la quarta o quinta ondata (perlomeno nel vecchio continente). A una settimana dall’inizio del calendario professionistico, che corrisponde con il Challenge Mallorca in programma dal 26 al 30 gennaio, la questione è inoltre sempre più di attualità.

La Francia (dove si svolge il 30 il GP La Marseillaise e dove tutti sappiamo esserci alcune delle corse più importanti dell’anno come Parigi-Nizza, Parigi-Roubaix e Tour de France) ha infatti fatto sapere che gli atleti non vaccinati, di qualsiasi sport, non potranno partecipare agli eventi, così come nei giorni successivi si svolgeranno solamente per coloro in regola con il ciclo vaccinale Saudi Tour, Tour of Oman e, ancora da comprendere completamente, anche UAE Tour. Altri paesi al momento non si sono ancora espressi, ma potrebbero esserci anche altre decisioni simili.

Intanto l’UCI continua con le sue norme contro la diffusione del virus, rendendo nuovamente obbligatori l’uso della mascherina, le strutture di sanificazione e, soprattutto, richiedendo i test PCR per poter partecipare agli eventi. L’obiettivo tuttavia è introdurre un apposito pass, che durerà da una a quattro settimane. Per ottenerlo bisognerà aver completato il ciclo vaccinale con uno dei vaccini autorizzati in Europa (ovvero Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson/Janssen, AstraZeneca e Novovax, resta dunque da sapere come faranno coloro che sono stati iniettati con altri vaccini) oppure essere guariti dal covid da almeno una settimana. Questo UCI Health Pass si potrà inoltre ottenere anche con un PCR negativo entro le 48 ore dall’inizio della corsa, ma in quel caso bisognerà ovviamente ripetere il tampone in maniera regolare. Per i GT bisognerà tuttavia comunque effettuare i tamponi, ripetendo gli esami nelle giornate di riposo.

Ovviamente, questa è la situazione attuale, impossibile sapere l’evoluzione nei prossimi mesi, in termini di sviluppo dei casi e di misure da prendere. Così come le percentuali di vaccinati in corso potrebbero variare visto che ormai la validità varia tra i 4-6 mesi, a seconda dei vaccini e dei paesi, per cui bisognerà anche valutare questo aspetto nel gestire il proprio calendario.

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