Bilancio Squadre 2023: Soudal – QuickStep

Continua la trasformazione in atto della Soudal – QuickStep. Anche nel 2023, così come nella stagione precedente, la squadra belga non è riuscita ad incidere come un tempo nelle classiche delle pietre (mentre si è fatta ben valere in quelle dai tracciati più impegnativi vincendo la Liegi – Bastogne – Liegi e chiudendo al secondo posto Il Lombardia), concentrandosi maggiormente sulle ambizioni nei Grandi Giri di Remco Evenepoel (anche se per due motivi diversi i risultati raccolti sono stati al di sotto delle aspettative in entrambe le corse di tre settimane disputate dal belga). Le 55 vittorie raccolte nel corso della stagione dimostrano comunque che il team ha ancora la capacità di incidere in corsa e di lasciare il segno.

TOP

L’uomo immagine della squadra è oramai sempre di più Remco Evenepoel. Le 13 vittorie raccolte nell’arco di tutta la stagione ne fanno uno dei corridori più vincenti in assoluto nel 2023, capace di dare lustro a quella maglia di campione del mondo con cui ha iniziato l’anno. Il belga si conferma un grande cacciatore di classiche, bissando il successo dell’anno scorso a Liegi-Bastogne-Liegi e Classica San Sebastian, in grado di sbaragliare la concorrenza anche a cronometro (oltre al titolo iridato ha vinto anche le prime due prove contro il tempo al Giro d’Italia). Una giornata di crisi arrivata al momento sbagliato costa però cara al belga, rendendo fallimentare la sua campagna nei Grandi Giri: le difficoltà nella tredicesima frazione della Vuelta a España lo hanno costretto, infatti, a rinunciare a qualsiasi ambizione di classifica generale, dopo che il Covid lo aveva già portato al ritiro dal Giro d’Italia mentre era già in Maglia Rosa. Il classe 2000 ha saputo comunque reinventarsi subito sulle strade spagnole, chiudendo la corsa con tre vittorie di tappa e la Maglia a Pois.

Positiva anche la stagione di Andrea Bagioli. Il valtellinese parte bene con dei buoni piazzamenti in primavera, tra un successo di tappa sfiorato al Giro dei Paesi Baschi e il sesto posto alla Amstel Gold Race, ma è soprattutto nel finale di stagione che si mette decisamente in mostra: dopo la vittoria di tappa al Giro del Belgio si ripete al Giro di Slovacchia, prima di essere protagonista nel finale di stagione italiana con il successo al Gran Piemonte e soprattutto il secondo posto a Il Lombardia, corso con grande autorità e intelligenza tra i grandi del ciclismo mondiale. A proposito di azzurri è da segnalare anche la vittoria a cronometro al Giro di Polonia di Mattia Cattaneo, in forte crescita nella specialità così come in generale, sia come uomo di supporto ma anche con licenza di colpire in prima persona. Oltre a lui e a Evenepoel nella specialità sono andati a segno anche Remi Cavagna (che oltre alla cronometro alla Settimana Coppi e Bartali e al titolo nazionale francese di specialità ha vinto un’altra tappa alla breve corsa italiana e una frazione e la classifica generale al Giro di Slovacchia, confermando qualità oltre la crono e il gregariato) e Josef Cerny al Giro di Romandia, senza trascurare la vittoria di squadra all’UAE Tour.

Team con una forte tradizione per quanto riguarda gli sprint, anche quest’anno la formazione non ha mancato di farsi vedere nelle giornate dedicate alle ruote veloci (anche se in questo ambito non è arrivato il successo nei Grandi Giri, ma la presenza di Evenepoel chiaramente riduce le possibilità per i velocisti di essere convocati in queste corse). I trascinatori del team in questo senso sono stati Fabio Jakobsen con sette vittorie (se in certi frangenti da lui ci si sarebbe potuti aspettare di più, l’infortunio al Tour de France, grande obiettivo stagionale, chiaramente ha un peso rilevante nel bilancio) e Tim Merlier, a segno addirittura in 11 giornate, tra le quali tuttavia manca probabilmente il successo di peso che ci si poteva aspettare. Non si può comunque dimenticare neanche il contributo di Ethan Vernon, che ha alzato le braccia al cielo in due occasioni, dimostrando una buona crescita e la capacità di farsi trovare pronto anche in giornate non proprio semplici.

Tra le note liete del 2023 della formazione belga c’è anche l’importante crescita di Ilan Van Wilder, che, dopo il terzo posto alla Volta Algarve e il dodicesimo al Giro d’Italia (corsa per la quale non era partito con i gradi di capitano), è esploso nella seconda parte di stagione, imponendosi al Giro di Germania dopo aver vinto una tappa e alla Tre Valli Varesine, riuscendo a trovare finalmente spazio in prima persona; tra i suoi risultati di rilievo sono da segnalare anche i quarti posti al Giro di Polonia e Giro del Lussemburgo. Tra i momenti più belli della stagione c’è poi anche la vittoria di tappa di Kasper Asgreen al Tour de France che in qualche modo segna il ritorno ad altri livelli di un corridore in grado un paio di anni fa di vincere il Giro delle Fiandre. In stagione il danese è stato in grado anche di conquistare il titolo nazionale a crono e una tappa al Giro di Slovacchia. Nel 2023 è arrivata una vittoria anche per Mauro Schmid, capace poi di raccogliere anche altri piazzamenti grazie alla sua duttilità e intraprendenza, con anche Yves Lampaert che con alcuni risultati in corse minori hanno contribuito a raccogliere punti utili a raggiungere la terza posizione nella classifica a squadre.

+++ Remco Evenepoel
++ Andrea Bagioli
+ Ilan van Wilder

FLOP

Stagione ancora una volta difficile per Julian Alaphilippe. Mentre il team manager Patrick Lefevere continua a punzecchiarlo, infatti, il due volte iridato fatica a mettersi in mostra con i grandi e su palcoscenici importanti. L’anno sembra iniziare bene con la vittoria alla Faun Ardeche Classic e il secondo posto nella tappa di Tortoreto alla Tirreno – Adriatico, ma poi nelle classiche è spesso tra i primi a muoversi, segno di non sentirsi ancora pronto per il confronto diretto, spengendosi infatti quando la corsa entra nel vivo. Il momento migliore della sua stagione è probabilmente al Giro del Delfinato, quando chiude decimo in classifica generale dopo aver vinto la seconda tappa, ma questo non porta poi ad un Tour de France da protagonista: in fuga in ben 7 occasioni non riesce a finalizzare, senza sembrare mai veramente in grado di lottare per il successo di tappa. Anche il resto della stagione è decisamente povero di risultati.

Sempre restando in Francia, non ha dato seguito alla bella crescita fatta vedere nel 2022 Florian Senechal; pochi, infatti, i piazzamenti raccolti dal classe 1993 e quasi tutti arrivati in corse di secondo piano. Il team si sarebbe potuto aspettare qualcosa in più anche da Davide Ballerini, che, invece, non è riuscito nella sua ultima stagione con questa maglia a vincere nessuna corsa, anche se probabilmente non ha neanche avuto sempre lo spazio necessario. È arrivato, invece, un successo per Casper Pedersen ad inizio anno (ha vinto la Figueira Champions Classic), ma poi nel resto dell’anno ha faticato a farsi vedere davanti nei finali di corsa, non brillando ancora nemmeno nel supporto ai velocisti per il quale era atteso.

Per vari motivi non sono arrivati ottimi risultati neanche dal comparto scalatori. Certo, la presenza in squadra di Evenepoel non rende semplice per loro mettersi in mostra, ma sono mancati anche quando, assente il capitano, avrebbero potuto ambire a qualche risultato in proprio (in alcuni casi anche a causa di problemi di salute). Mauri Vansevenant aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi, vincendo la tappa regina del Tour of Oman (corsa che poi ha chiuso in seconda posizione), ma poi un’infiammazione al ginocchio lo ha costretto a fermarsi e una volta tornato alle corse non è più riuscito ad incidere. Problemi fisici che hanno rallentato ancora una volta pure Fausto Masnada:un continuo e fastidioso dolore al soprassella ha costretto l’azzurro a doversi fermare per un’operazione; nell’ultima parte di stagione è però parso molto brillante e questo fa ben sperare per il 2024. Hanno faticato a mettersi in mostra anche James KnoxJan Hirt: se quest’ultimo si è spesso speso per Evenepoel rinunciando alle sue ambizioni personali, rispondendo così pienamente alle aspettative di ingaggio, il britannico prosegue in una parabola al momento abbastanza piatta.

– Julian Alaphilippe
— Florian Sénéchal
— James Knox

Classifica UCI

Nonostante una primavera ancora non all’altezza del proprio nome, specialmente al Nord, la squadra belga ha chiuso con 18702.85 punti, sul terzo gradino del podio della classifica stagionale a squadre, anche se a più di 10mila lunghezze di distanza dalle prime due, UAE e Jumbo-Visma. Di seguito i 20 corridori che hanno contribuito alla raccolta dei punti entrati nel conteggio dell’annata 2023.

CORRIDORE NAZIONE ETÀ PUNTI
JAKOBSEN Fabio
NED
27 688
PEDERSEN Casper
DEN
27 349

Miglior Momento

Tanti i momenti belli da ricordare, ma forse quello più emozionante è stato il trionfo di Remco Evenepoel alla Liegi – Bastogne – Liegi. Con una prestazione di alto livello, infatti, il classe 2000 non ha fatto rimpiangere l’assenza di Tadej Pogacar (infortunatosi al polso dopo pochi chilometri dal via) e ha regalato spettacolo davanti al pubblico di casa in maglia iridata. Un’azione avvenuta più o meno nello stesso punto dell’anno scorso e che ugualmente ha tagliato le gambe agli avversari gli ha regalato 30 chilometri di assolo.

Bilancio Soudal - QuickStep

Volate - 6.9
Classiche - 7.8
GT - 7.1

7.3

Il comparto volate è mancato nei grandi appuntamenti, ma era spesso effettivamente assente. Se sul pavé il team ancora non si è ritrovato, le classiche mosse hanno visto la squadra protagonista e vincente, così come ai GT, dove il peso del mancato risultato in classifica è risultato parzialmente mitigato dai sei successi parziali

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