Tokyo 2020, ancora nessuna discussione tra CIO e autorità locali: “Prematuro parlare di quarantena di 14 giorni per gli atleti”

Flebile segnale di speranza per i corridori che vorranno disputare sia Tour che Olimpiadi. In mattinata si era parlato della possibilità di affrontare una quarantena di 14 giorni per tutti gli atleti che avrebbero dovuto partecipare ai Giochi, rendendo di fatto impossibile per i ciclisti combinare Giochi e Tour, per chi fosse stato intenzionato ad arrivare fino a Parigi. Il CIO ha subito cercato di mettere pressione alle autorità locali chiedendo di ridurre i giorni di quarantena e anche alcuni dei protagonisti più attesi, come Mathieu van der Poel, si sono già espressi sulla questione, ma tutto è ancora da decidere.

Secondo quanto riportato da Wielerlifts, infatti, l’allarmismo sarebbe prematuro e una decisione definitiva non sarebbe ancora stata presa. Dopo aver contattato più fonti, Wielerlifts ha precisato che è sorta una certa confusione su questo tema perché dal prossimo 1 gennaio tutti gli stranieri che arriveranno in Giappone dovranno osservare una quarantena di due settimane. Tuttavia, al momento non è ancora stabilito se queste regole saranno in vigore anche in estate e, soprattutto, non ci sono state ancora discussioni ufficiali a riguardo tra CIO e autorità giapponesi.

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