Tokyo 2020, il CIO chiede al governo giapponese di ridurre la quarantena per gli atleti a 5 giorni

I Giochi olimpici di Tokyo 2020 sono senza dubbio una delle edizioni più tormentate. La rassegna mondiale, inizialmente in programma quest’estate, è stata rimandata all’anno prossimo a causa del coronavirus, che ha costretto l’organizzazione a prendere decisioni drastiche. Gli atleti che vogliono puntare con decisione all’evento hanno però da poco ricevuto una pessima notizia: per il momento, il regolamento prevede una quarantena di 14 giorni per tutti i partecipanti. Calendario alla mano, per i ciclisti risulterebbe impossibile l’accoppiata Tour de France e Tokyo, con la corsa francese che finirebbe circa una settimana prima della prova in linea giapponese. Una sovrapposizione che obbliga a scegliere tra le due prove.

In questi giorni tuttavia si è aperto il dialogo tra le parti: il CIO è intenzionato a chiedere una netta diminuzione dei giorni di quarantena da 14 a 5. Il capo medico del Comitato olimpico belga Johan Bellemans ha spiegato a Sporza: “Due settimane fa abbiamo ricevuto l’ultima versione del roadbook dell’organizzazione delle olimpiadi. Dice che continueranno a mantenere la quarantena di 14 giorni dall’arrivo in Giappone. Dal punto di vista logistico, il periodo di quarantena non sarà facile in termini di alloggio e di allenamento. Ma ci sarebbero anche sovrapposizioni con altri eventi, come il Tour de France, Wimbledon e la NBA”.

“Dipendesse dal CIO, il periodo di quarantena sarebbe molto più breve – prosegue l’intervista – ma sono soprattutto le autorità giapponesi che si attengono alle due settimane di quarantena. I dati sul coronavirus sono in aumento in Giappone nelle ultime settimane, e temo che le regole non saranno allentate. Ma siamo ancora in inverno, mi aspetto che la situazione sia sotto controllo in pochi mesi. Inoltre stanno arrivando i vaccini. Il CIO comunque sta esercitando pressioni sulle autorità giapponesi affinché riducano il periodo di quarantena molto rapidamente da 14 a 5 giorni. Ciò creerebbe, ad esempio, molte più opportunità per i ciclisti”.

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