Tokyo 2021, CIO vuole 14 giorni di quarantena per poter partecipare: incompatibile con Tour de France e Giro Rosa

Niente Tour de France per chi vuole correre i Giochi Olimpici di Tokyo. O quantomeno non si potrà arrivare sino Parigi. Il CIO ha infatti deciso, e inviato comunicazione ai comitati nazionali, che per poter partecipare alla rassegna a cinque cerchi sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni. Considerando che la prova in linea si svolgerà il 24 luglio e la crono il 28 luglio, questo significa sostanzialmente che bisognerà volare in Giappone al più tardi il 10 luglio. La Grande Boucle è tuttavia in programma dal 26 giugno al 18 luglio, quindi non si potrebbe prendere parte alla terza settimana. Un bel problema per tutti, partendo ovviamente dagli uomini di classifica. Stessa situazione per le donne, visto che il Giro Rosa si concluderà domenica 11 luglio, mentre la loro prova in linea sarà il 25 luglio (stessa data invece per la crono).

Secondo quanto riporta Het Laastse Nieuws, la federazione belga sta cercando di chiedere una deroga per i ciclisti, ma le probabilità di successo nel caso la norma venga definitivamente stabilita appaiono alquanto ridotte visto che sarebbe un’eccezione non da poco (che coinvolgerebbe oltre 300 atleti da portare nel villaggio olimpico). La norma sarebbe stata chiesta dal comitato locale, con il Giappone che in questi mesi si è mosso con misure molto forti per evitare contagio e diffusione del coronavirus, partendo da una chiusura delle frontiere dell’isola pressoché completa.

È evidente che le conseguenze di questa decisione potrebbero portare a profonde riflessioni da parte di atleti, squadre, sponsor e federazioni, visto che i piani potrebbero entrare in conflitto. Molti degli uomini di classifica per i grandi giri hanno infatti già dichiarato la loro intenzione di puntare anche alla prova in linea della rassegna olimpica, ma questo gli impedirebbe di prendere parte al Tour de France. A quel punto potrebbe essere necessario per loro dirottare il proprio interesse sul Giro d’Italia (anche eventualmente pensando che una deroga concessa ora potrebbe dover decadere in caso di nuove emergenze sanitarie), oppure considerare la sola Vuelta a España come grande giro per la propria stagione. Altrimenti, bisognerebbe prendere sì il via dalla Bretagna, ma poi sarebbe necessario lasciare la Grande Boucle in anticipo…

Per ampliare il quadro della situazione, guardando anche alle date delle altre specialità olimpiche, avrebbe un problema simile anche Mathieu Van Der Poel, che parteciperà alla prova di MTB prevista per il 26 luglio, mentre potenzialmente i pistard non sono coinvolti, a patto di partire subito dopo l’arrivo di Parigi. Gli eventi in pista si svolgeranno infatti dal 2 all’8 agosto (con l’inseguimento a squadre già il primo giorno), permettendo così di poter osservare i 14 giorni di quarantena. Resta inoltre chiaramente da valutare anche il fatto che fermarsi 14 giorni per osservare una quarantena a pochi giorni dal via di un evento così importante potrebbe essere un evidente problema anche a livello fisico, per cui sono ovviamente molte le valutazioni da fare in ogni caso.

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