Giro dei Paesi Baschi 2024, Quinten Hermans vince una tappa segnata dalle cadute su Edoardo Zambanini

Splendida rimonta di Quinten Hermans nella terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2024.  Il portacolori della Alpecin – Deceuninck torna al successo dopo quasi due anni rimontando Alex Aranburu (Movistar) partito probabilmente troppo lungo, venendo così infilato anche da Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious), che si prende la seconda posizione, relegando lo spagnolo sul gradino più basso. Ai piedi del podio chiude invece Davide De Pretto (Team Jayco-AlUla), mentre solo sesto è Ethan Hayter (Ineos Grenadiers), che non riesce così a coronare il gran lavoro dei compagni nella seconda parte di gara.

Caduto rovinosamente prima della penultima salita di giornata, Primoz Roglic (Bora-hansgrohe) conserva la sua leadership in un finale complicato da una ulteriore caduta, che coinvolge anche altri uomini di classifica, che tuttavia non avranno conseguenze a livello di tempi visto che è successo nell’ultimo chilometro.

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Dopo il lungo tratto di trasferimento iniziale, la tappa parte subito in salita con il primo GPM di giornata, lungo il quale diversi corridori provano ad avvantaggiarsi. Nessuno riesce però a evadere a lungo dal gruppo a eccezione di Louis Meintjes (Intermarché-Wanty), che riesce a scollinare per primo e, poco dopo, viene raggiunto da Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team) e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck). Questo terzetto, che arriva ad avere un vantaggio massimo di una ventina di secondi, viene però ripreso dopo 30 chilometri di gara dal plotone, tirato dalla Euskaltel-Euskadi.

Nel tratto seguente si verificano altri tentativi, ma l’unico che riesce a prendere un po’ di margine è quello composto da James Shaw (EF Education-EasyPost), Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Jetse Bol (Burgos-BH) e Igor Chzhan (Astana Qazaqstan), ma anche questo drappello viene riassorbito dal plotone, che inizia compatto il secondo GPM di tappa.

Lungo la salita allunga Alan Jousseaume (TotalEnergies), al cui inseguimento si portano Tom Paquot (Intermarché-Wanty) e Antonio Eric Fagundez (Burgos-BH). I due riescono a riportarsi sul battistrada e questo terzetto riceve finalmente il via libera dal gruppo, che concede loro più di un minuto di vantaggio. Il gap sale poi velocemente fino a quattro minuti prima che la Bora-hansgrohe inizi a controllare, contenendo il ritardo attorno ai 3’30” per lunghi tratti.

Il team tedesco tuttavia inizia una progressiva rimonta, ricevendo anche l’aiuto della Ineos Grenadiers, che si adopera per chiudere definitivamente il ritardo già prima di entrare nei 40 chilometri conclusivi. Un ritmo serrato quello del team britannico che viene interrotto dalla caduta di Primoz Roglic, che scivola in discesa prima di arrivare alla penultima salita di giornata. Il ritmo a quel punto cala vistosamente, già nel corso della salita, consentendo così a Roglic, che nell’incidente aveva perso più di due minuti, di rientrare dopo un inseguimento di una dozzina di chilometri.

A quel punto la corsa è ormai sull’ultima salita di giornata, dove l’unico scatto arriva ad opera di Louis Meintjes (Intermarché-Wanty), ma il corridore sudafricano si rialza dopo il GPM, dove era passato con appena 15 secondi di vantaggio e ancora 18 chilometri da percorrere contro un gruppo molto nutrito. Ripreso l’ex promessa africana il gruppo si appresta ad affrontare il traguardo volante, dove stavolta ad imporsi è Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), che va così a prendersi tre secondi di abbuono davanti a Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) e Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike), che stavolta decide di gettarsi nella mischia.

Nel momento in cui gli altri si rialzano, parte Marc Soler (UAE Team Emirates), seguito da Nelson Oliveira (Movistar) e Gorka Izagirre (Cofidis). I tre riescono a guadagnare un massimo di dieci secondi, ma dietro Bora-hansgrohe, Alpecin-Deceuninck, Team dsm-firmenich PostNL e Lidl – Trek fanno buona guardia, andando a chiudere a tre chilometri dalla conclusione. Evitare la volata è ormai impossibile, anche se una caduta nell’ultimo chilometro lascia davanti una trentina di unità, mentre Brandon McNulty, Juan Ayuso e Mattias Skjelmose devono a loro volta assaggiare la durezza dell’asfalto basco. Nel frattempo, in testa la Decathlon Ag2r La Mondiale prova a ripetersi, ma stavolta Paul Lapeira viene sovrastato dallo scatto secco di Alex Aranburu (Movistar). Lo spagnolo parte tuttavia troppo presto e finisce per essere rimontato da Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck) che si impone nettamente davanti ad Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious).

Risultato Tappa 3 Giro dei Paesi Baschi 2024

Classifiche Giro dei Paesi Baschi 2024

 

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