Clásica Jaén Paraíso Interior 2024, successo solitario per Oier Lazkano! Wout Van Aert fuori dai giochi per una foratura

Oier Lazkano trionfa alla Clásica Jaén Paraíso Interior 2024. Uno splendido successo quello del campione spagnolo che parte dalla distanza liberandosi progressivamente di tutti i rivali per resistere anche al ritorno di un quintetto regolato allo sprint da Bastien Tronchon (Decathlon – Ag2r La Mondiale) su Jan Tratnik (Visma|Lease a Bike) e Tim Wellens (UAE Team Emirates), che nel finale hanno allungato rispetto ad un gruppo del quale non faceva più parte Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike), fermato da una foratura nel secondo tratto di sterrato, proprio quando la corsa ha cambiato ritmo e le altre squadre hanno fatto di tutto per non farlo rientrare.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La partenza in discesa non agevola gli attacchi. La prima frustata provano a darla Paul Lapeira (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Sébastien Grignard (Lotto Dstny) e Joseph Rosskopf (Q36.5), su cui si portano prima Axandre van Petegem (Lidl-Trek Future) e poi Valentin Retailleau (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Ibon Ruiz (Equipo Kern Pharma) e Sinuhé Fernandez (Burgos-BH). Il gruppo però non concede spazio.

La temperatura rimane calda e in testa si forma un gruppetto composto da Marc Soler (UAE Team Emirates), Sepp Kuss (Team Visma | Lease A Bike), Salvatore Puccio (Ineos Grenadiers), Valentin Retailleau (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Iván Romeo (Movistar Team), Cameron Rogers (Lidl-Trek Future), Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA) e Cedric Beullens (Lotto Dstny). Anche in questo caso, però, l’attacco ha vita breve, grazie soprattutto alla volontà della Visma-Lease a Bike di non dare via libera.

Dopo 40 chilometri è il turno di Igor Arrieta (UAE Team Emirates), Alessandro Covi (UAE), Tim Wellens (UAE Team Emirates), Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease A Bike), Jan Tratnik (Team Visma | Lease A Bike), Ben Turner (Ineos Grenadiers), Jordan Labrosse (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Gonzalo Serrano (Movistar Team), Oier Lazkano (Movistar Team), Eric Antonio Fagundez (Burgos-BH), Jefferson Cepeda (Caja Rural-Seguros RGA), Gianluca Brambilla (Q36.5), Filippo Conca (Q36.5) e Alex Molenaar (Illes Balears Arabay Cycling). Qui il gruppo sembra essere d’accordo e il margine si allarga, ma a mancare è la collaborazione fra gli attaccanti.

Restano davanti Arrieta, Prodhomme, Lazkano, Cepeda e Molenaar, mentre tutti gli altri vengono ripresi dal gruppo, che nel frattempo scivola oltre i due minuti. Il distacco continua a crescere incredibilmente sino a 60 chilometri dalla conclusione, quando il quintetto i testa si ritrova con quasi cinque minuti. Entrati nel primo tratto di sterrato Molenaar perde contatto, imitato poco più avanti da Cepeda. In gruppo intanto la situazione cambia radicalmente perché, in seguito ad una foratura di Wout Van Aert (Team Visma | Lease A Bike), Ineos Grenadiers e UAE Team Emirates alzano ulteriormente un ritmo che sino a quel momento era sostenuto, ma senza grande incisività.

Il belga prende la ruota di un compagno, ma perde oltre 40 secondi e si ritrova ad inseguire quasi da solo, con l’aiuto del solo Tim van Dijke, che tuttavia deve presto cedere il passo. Tutti gli altri che sono con lui si accodano, ma nessuno aiuta, mentre davanti le squadre dei rivali tirano con più uomini. A 40 chilometri dal traguardo il suo ritardo è così di 35 secondi, mentre davanti Lazkano alza ulteriormente il ritmo, seguito ormai dal solo Prodhomme.

Van Aert prosegue il suo inseguimento praticamente solitario, malgrado un gran numero di corridori alla sua ruota, fino a 30 chilometri dalla fine, quando ormai capisce che rientrare diventa impossibile, visto che Juan Ayuso (UAE Team Emirates) si mette a tirare per favorire Tim Wellens. Finito il lavoro dello spagnolo il belga accelera notevolmente selezionando un gruppetto che viene ulteriormente assottigliato dall’azione di Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike), inizialmente seguito solo da Wellens e da un sorprendente Bastien Tronchon (Decathlon-Ag2r La Mondiale). Su di loro rientrano poi anche Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) e Jan Tratnik (Visma|Lease a Bike), con lo sloveno che si mette subito a tirare in favore del compagno. Azioni che chiaramente fanno capire come la squadra neerlandese abbia rinunciato alla carta Wout Van Aert.

Quando sul gruppetto rientra anche Ivan Garcia Cortina (Movistar), che ovviamente non tira avendo un compagno davanti, così come Tronchon, l’accordo tra gli inseguitori, che nel frattempo stanno rientrando su Arrieta, salta definitivamente. Altri corridori riescono così a rientrare ed è nuovamente la UAE Team Emirates a dettare il ritmo, non avendo neanche più nessuno in testa.

Alle spalle della coppia di testa a quel punto ci sono dunque Juan Ayuso (UAE Team Emirates), Igor Arrieta (UAE Team Emirates), Marc Soler (UAE Team Emirates), Tim Wellens (UAE Team Emirates), Sepp Kuss (Team Visma | Lease A Bike), Jan Tratnik (Team Visma | Lease A Bike), Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Omar Fraile (Ineos Grenadiers), Bastien Tronchon (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Iván Romeo (Movistar Team), Carlos Canal (Movistar Team), Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma), Fernando Barceló (Caja Rural-Seguros RGA), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team) e Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team), che si avvicinano a 1’40” dalla coppia di testa a 15 chilometri dalla conclusione.

Con l’ingresso nell’ultimo settore la corsa esplode nuovamente: davanti Lazkano riesce finalmente a liberarsi di Prodhomme, che sino a quel momento aveva sempre risposto colpo su colpo, mentre alle loro spalle sono nuovamente Kuss e Wellens ad allungare, ma senza riuscire a fare completamente la differenza. Con loro restano infatti Tratnik e ancora Tronchon, mentre Kwiatkowski viene frenato da una foratura.

Per difendere la seconda posizione del compagno Tronchon continua a non tirare, cosa che ovviamente non viene particolarmente gradita da Tratnik e Wellens, mentre Kuss intanto cambia le gerarchie e si sacrifica per lo sloveno. Il distacco tuttavia è ancora troppo alto, visto che all’uscita dal settore finale Lazkano ha ancora 38 secondi di vantaggio. Quasi gli stessi che avrà poi al traguardo, dove arriva in solitaria 28 secondi prima di Tronchon, che regola allo sprint Tratnik e Wellens, mentre Prodhomme, ripreso e subito al servizio del compagno, e Kuss, arrivano leggermente più attardati.

Risultato Clásica Jaén Paraíso Interior 2024

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