Presentazione Squadre 2021: Movistar

Ripartire da quanto di buono c’è stato nell’ultima stagione: questo sarà l’imperativo della Movistar nel 2021. Dopo aver effettuato una rivoluzione a inizio 2020, la compagine di Eusebio Unzué dovrà provare a dare continuità al lavoro incominciato lo scorso anno, che forse ha dato anche meno frutti di quanto sperato. Il focus della formazione spagnola rimarrà tradizionalmente puntato sui GT, come dimostra anche l’innesto del colombiano Miguel Angel Lopez, che dovrà essere l’uomo in più in salita. Per quanto riguarda le Classiche, invece, la compagine iberica da anni vive solo delle fiammate di Alejandro Valverde nella campagna delle Ardenne o comunque in corse dal profilo simile, ma l’arrivo di Ivan Garcia Cortina potrebbe aprire la strada anche a nuovi scenari.

GLI UOMINI PIÙ ATTESI

Gli anni passano, ma Alejandro Valverde resta il punto fermo di questa squadra. Il murciano, che potrebbe anche decidere di continuare a correre anche oltre il 2021, ha vissuto un 2020 inusualmente senza vittorie, ma dimostrando uno spirito di sacrificio invidiabile mettendosi al servizio della squadra sia al Tour che alla Vuelta. Il centro della sua stagione saranno presumibilmente le Ardenne, i Giochi Olimpici e poi la Vuelta. Un programma ambizioso nel quale punterà a quello che al momento appare come il canto del cigno di uno straordinario corridore, culmine di una straordinaria e longeva carriera.

Sarà confermato uomo per le corse a tappe, specialmente quelle da tre settimane, Enric Mas. Arrivato lo scorso anno dalla Deceuninck, dove le circostanze l’avevano trasformato in gregario di Alaphilippe al Tour, lo spagnolo è subito tornato il corridore che si era visto sulle strade della Vuelta a España 2018. Con tenacia, consistenza e regolarità, il classe 1995 ha ottenuto il quinto posto in classifica generale sia al Tour de France che alla Vuelta. Quest’anno ripartirà proprio dalla Grande Boucle, obiettivo numero uno della squadra, provando addirittura a migliorare il risultato ottenuto nell’ultima edizione.

Lo scalatore iberico non sarà però l’unica punta del team sulle strade francesi. Dalla Astana è infatti arrivato Miguel Angel Lopez, che l’anno scorso ha concluso la corsa alle spalle proprio di Mas ma dopo aver lottato per il podio fino all’ultima tappa. Scalatore puro, che si sente a casa sopra i 2000 metri, il colombiano può accumulare minuti sugli avversari nelle tappe di montagna, mentre le cronometro restano al momento il suo limite. Classe 1994, è ancora relativamente giovane e possiede ancora dei margini di crescita, pur essendo riuscito già due volte in carriera a salire sul podio di un Grande Giro.

Avrà per la prima volta un ruolo da capitano unico invece Marc Soler. Il classe 1993 guiderà infatti il team al Giro d’Italia, dove non dovrà dividere la leadership con nessuno, né tantomeno lavorare per gli altri come spesso gli è capitato di fare, a volte non senza polemiche. Le prestazioni dell’ultima Vuelta hanno convinto la squadra a dargli fiducia con la speranza di rivedere sulle strade della Corsa Rosa quel corridore che nel 2018 era già stato in grado di vincere la Parigi – Nizza.

Se quelli appena citata saranno senza dubbio gli uomini copertina, non mancano le seconde linee interessanti. L’anno scorso la sorpresa in questo senso è stato il classe ’95 Sergio Samitier. Al suo primo anno nel World Tour, lo spagnolo è riuscito a chiudere in tredicesima posizione al Giro d’Italia, mostrandosi corridore adatto alle tre settimane e anche alle fughe, con cui si era già reso protagonista nei suoi anni alla Euskadi. Anche Antonio Pedrero è stato protagonista di un buon Giro d’Italia e con la sua esperienza potrebbe diventare un uomo fondamentale al servizio dei capitani.

Se si parla di esperienza al servizio dei capitani però non si può non fare il nome di Dario Cataldo. L’abruzzese è un corridore forte in salita che, oltre a lavorare per gli altri, all’interno dei GT è spesso in grado di ritagliarsi almeno una giornata anche per andare a caccia di gloria personale. Caratteristiche simili sono anche quelle di Davide Villella, che sin qui rispetto al connazionale si è messo meno in mostra in prima persona nei GT, facendo però di più nelle corse di un giorno più dura.

C’è curiosità poi sull’inserimento in squadra di Gregor Mühlberger. Lo scalatore austriaco è sempre stato un uomo importante in salita per la Bora-Hansgrohe, pur avendo avuto poche occasioni in prima persona, soprattutto per quanta riguarda le corse di primo piano. L’impressione è che possa andare a ricoprire un ruolo simile anche in Movistar, magari trovando maggiori opportunità anche per cercare il successo in prima persona. L’arrivo più intrigante dal CicloMercato è però sicuramente quello di Ivan Garcia Cortina dalla Bahrain-McLaren. Il classe ’95 arriva per aumentare le opzioni del team nelle Classiche di un giorno, in particolare quelle del pavé (il sogno suo e del team sarebbe quello di vincere la Parigi-Roubaix). I consigli di un veterano come Valverde lo aiuteranno sicuramente anche a crescere.

Ingaggiati lo scorso anno soprattutto per dare visibilità al progetto anche in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo, Albert Torres e Sebastian Mora sono anche quest’anno nell’organico della formazione spagnola. In una stagione difficile come il 2020, non hanno avuto molto modo di farsi notare, ma sono comunque stati presenti in alcune circostanze al fianco del team, proponendosi come elementi utili per supportare gli uomini veloci e potrebbero quest’anno avere un ruolo simile. Le loro grandi qualità su pista, per la quale chiaramente anche quest’anno faranno un calendario dedicato, non sembrano emergere su strada in prima persona.

LE GIOVANI PROMESSE

Dopo il profondo rinnovamento dello scorso anno, per il 2021 non ci sono state grandi novità, ma non mancano i giovani in squadra, con un carattere molto internazionale. Diversi sono dunque i prospetti interessanti nella rosa della formazione iberica, molti dei quali lo scorso anno non hanno avuto modo di esprimersi vista la particolarità della stagione che tutti noi abbiamo vissuto. Dopo un primo anno difficile tra i professionisti, il basco Iñigo Elosegui vorrà continuare la sua graduale crescita, per dimostrare le proprie doti di passista scalatore, che ne possono fare uno dei riferimenti del panorama nazionale nei prossimi anni, su cui ricostruire il nuovo corso del team.

Dopo un primo anno difficile, ci s aspetta un importante salto di qualità da Einer Rubio e Juan Diego Alba, che nel 2020 hanno avuto poche possibilità di esprimersi. Arrivati con grandi aspettative visti i bei risultati a livello giovanile, i due scalatori colombiani possono essere elementi preziosi al fianco dei capitani, dai quali imparare per un futuro che può sorridergli. Il primo lo scorso anno è riuscito a mostrare qualche sprazzo al Giro d’Italia, che è stato importante portare a termine per dare ulteriore potenza al proprio motore.

È stato un esordio complicato anche per i vari Juri HollmannMatteo Jorgenson, Gabriel Cullaigh e Johan Jacobs. Nessuno di questi sembra avere al momento le qualità per poter diventare un capitano del team, ma a livello giovanile e nelle prime uscite tra i professionisti hanno mostrato qualità interessanti e la possibilità di avere un ruolo importante, considerando le loro qualità diverse da quelle solite del team. Tutti al secondo anno tra i professionisti dopo un 2020 in cui hanno potuto correre poco e senza grandi spazi, per loro il 2021 sarà un anno cruciale per definire la propria carriera. Il più completo e quello che al momento è sembrato cogliere risultati migliori è Jorgenson, che nell’anno appena concluso è stato buttato nella mischia in corse di primo piano, riuscendo a non sfigurare, come dimostra il 17° posto alla Milano – Sanremo.

Unico neoprofessionista del team è il portoricano Abner Gonzalez, corridore classe 2000 senza grandi riferimenti a livello internazionale, ma che nel calendario nazionale spagnolo si è dimostrato tra i corridori più promettenti con una stagione di spessore. Forte in salita e al passo, capace di attaccare anche dalla distanza per fare la differenza nelle corse dure, ha firmato un contratto triennale con la formazione di Eusebio Unzué, che dimostra così di credere molto in lui.

LA SQUADRA

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