Movistar, Eusebio Unzue torna a parlare di Miguel Angel Lopez e del suo ritiro alla Vuelta: “Era frustrato e mentalmente distrutto, ha preso la decisione peggiore che potesse prendere”
“Ha preso la decisione peggiore che potesse prendere – ha dichiarato Unzue a Diario de Navarra, ricordando l’episodio – Abbiamo provato di tutto per farlo andare avanti, ma c’è stato un momento in cui è crollato. Invece di superarlo, come qualsiasi altro momento, ha visto scivolare via un altro podio e questo ha generato un’enorme frustrazione che non è riuscito ad assimilare. Avrebbe potuto pensare di arrivare sesto, ma invece di avere una reazione normale come qualsiasi atleta, ha avuto paura“. Parole dunque un po’ più dure rispetto a quelle dette nei giorni successivi al fatto, quando Unzue aveva sì scaricato la responsabilità su Lopez, ammettendo però altresì che anche i “ciclisti sono umani”.
“Volevamo che continuasse a lottare perché ciò che poteva ottenere era molto importante per rispetto dei suoi compagni di squadra, dello staff e dello sponsor – ha proseguito il manager spagnolo – Era frustrato e mentalmente distrutto La sua testa era troppo piena di tutto ciò di cui era piena. Non mi era mai successa una cosa del genere, e nonostante sia passato del tempo non ho ancora capito cosa sia successo”.
“La frustrazione e la disperazione sono comprensibili, ma una tale via d’uscita non lo è“, ha aggiunto il manager spagnolo, che ha poi parlato anche della rescissione del contratto: “Lui e sua moglie, tramite il loro manager, hanno preso la loro strada. Non volevano continuare, abbiamo rotto la nostra relazione e basta“.