Operación Ilex, il TAS dà ragione a Miguel Ángel López nella causa con l’Astana – Il colombiano è però ancora in attesa di decisioni dell’UCI

La vicenda che coinvolge Miguel Ángel López e che vede il colombiano sospeso dall’Unione Ciclistica Internazionale ormai da quasi un anno si arricchisce di un nuovo capitolo. Secondo quel che riporta AS, il corridore avrebbe visto le sue rimostranze accolte presso il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), a seguito della sua separazione dalla Astana Qazaqstan, risalente al 2022. In quel periodo, la squadra kazaka rescisse il contratto che la legava a López, dopo che questi era stato coinvolto nelle indagini giudiziarie, sviluppatesi in Spagna, relative alla Operación Ilex. 

López però ha fatto ricorso al TAS chiedendo che l’Astana gli pagasse gli stipendi rimasti insoluti del 2022, a seguito della rescissione, e, secondo quel che rimbalza dalla Spagna, il Tribunale sportivo avrebbe dato ragione al colombiano. Alla base della sentenza ci sarebbe la conclusione che non ci sono basi per considerare “provato” l’utilizzo da parte di López di alcuna sostanza proibita e per dare ragione alla squadra kazaka, che fra le motivazioni della rescissione aveva inserito il ritiro del corridore dal Giro d’Italia 2022. Questo ritiro, secondo quel che l’Astana Qazaqstan avrebbe sostenuto davanti al TAS, sarebbe stato dovuto a un infortunio originato dall’utilizzo di una sostanza dopante (Menotropina, nel dettaglio).

Caso chiuso? Per niente. Il procedimento giudiziario in Spagna rimane in corso e Miguel Ángel López rimane almeno nell’elenco dei testimoni della vicenda che vede implicato in particolare il dottor Marcos Maynar. Inoltre, l’Unione Ciclistica Internazionale al momento mantiene il colombiano nello status di “corridore sospeso”. Secondo quel che riporta Marca, citando “fonti vicine all’UCI”, il procedimento dovrebbe chiudersi entro due mesi.

Intanto, López incassa anche il sostegno della sua attuale squadra, la Continental colombiana Team Medellin-Epm: “Manca sempre meno, confidiamo nel tuo ritorno e continuiamo ad appoggiarti – le parole diffuse dalla squadra – Come abbiamo sempre fatto, perché crediamo in te come sportivo e come persona. Gli organi internazionali di controllo ti dànno ragione. Continuando ad allenarti in tutto questo tempo, hai dimostrato pazienza, grinta, ottimismo, trasparenza e valore, che ti permetteranno di uscire da questa situazione”.

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