Presentazione Percorso e Favoriti Prova in Linea Maschile Élite Innsbruck 2018

L’evento più atteso dei mondiali di Innsbruck 2018 è ormai alle porte. La prova in linea maschile élite è attesa dagli scalatori fin dal momento in cui è stato svelato il percorso, per la prima volta adatto a chi riesce a fare la differenza in salita. Dopo i tre anni di dominio di Peter Sagan (Slovacchia), la competizione dovrebbe trovare un suo nuovo padrone, con l’Italia che spera di rivedere il successo dieci anni dopo la splendida stoccata di Alessandro Ballan nel circuito di Varese. La Vuelta e le classiche italiane hanno dato una parziale indicazione sui corridori in maggiore condizione, ma in una corsa di un giorno le variabili da prendere in considerazione sono numerose. Fondata nel 1921, quest’edizione è la 91.ma delle prove in linea: se Sagan vincesse ancora, sarebbe l’unico a esserci riuscito per quattro volte. Attualmente condivide il record con l’italiano Alfredo Binda, i belgi Rik Van Steenbergen ed Eddy Merckx e lo spagnolo Oscar Freire.

ORARIO DI PARTENZA: 9:40
ORARIO DI ARRIVO PREVISTO: 16:40
HASHTAG UFFICIALE: #InnsbruckTirol2018

Albo d’oro recente Prova in Linea Maschile Elite Mondiali di Ciclismo

2017 SAGAN Peter
2016 SAGAN Peter
2015 SAGAN Peter
2014 KWIATKOWSKI Michal
2013 RUI COSTA Alberto
2012 GILBERT Philippe
2011 CAVENDISH Mark
2010 HUSHOVD Thor
2009 EVANS Cadel
2008 BALLAN Alessandro

Percorso Prova in Linea Maschile Élite Innsbruck 2018

Kufstein – Innsbruck (265 km)

Il percorso della prova in linea élite maschile è notoriamente il più duro delle ultime edizioni dei mondiali. I primi 80 km dopo la partenza da Kufstein non presentano lunghe difficoltà altimetriche, e dovrebbero permettere alla fuga di giornata di acquisire un buon margine. L’unica asperità verrà affrontata al km 60, con la salita verso Gnadewald: 2,6 km con una pendenza media del 10,5% e punte del 14% nella parte iniziale. Improbabile che possa fare selezione, ma potremmo assistere alla prima lotta tra le formazioni dei protagonisti, che vorranno iniziarla nelle prime posizioni.

La corsa inizierà a entrare nel vivo con l’ingresso nel circuito di Innsbruck, da percorrere sette volte. Al suo interno è posizionata la salita di Igls, 7,9 km con una pendenza media del 5,7%. Un’asperità lunga, con il tratto più duro che sfiora il 10%. Se affrontata una volta non dovrebbe fare grandi differenze, alla lunga rimarrà sicuramente nelle gambe dei protagonisti attesi. L’ultimo giro è leggermente modificato rispetto ai precedenti, con l’inserimento del Gramartboden, 2,8 km terribili all’11,5% medio e con un tratto devastante al 28%. L’ultimo scollinamento da Igls sarà a 21 chilometri dal traguardo, quello da Gramartboden ai -8,5, seguito da una discesa di 5000 metri che a sua volta può rivelarsi decisiva. Il finale è in lievissima salita, a complicare ulteriormente l’eventuale sprint tra gli atleti, che arriveranno già stremati all’ultimo chilometro.

Favoriti Prova in Linea Maschile Élite Innsbruck 2018

Le prove in linea che hanno preceduto quella più attesa hanno contribuito ad accrescere l’incertezza del pronostico. Per prendersi questa maglia iridata, infatti, non servirà essere “semplici” scalatori né disporre del cambio di ritmo sulle pendenze più aspre. Per non restare col cerino in mano bisognerà muoversi al momento giusto e, soprattutto, avere fondo in abbondanza. I sette passaggi dalla salita di Igls e il terribile muro di Gramartboden, insomma, strizzano l’occhio ai grimpeur puri ma non devono scoraggiare neppure gli uomini da classiche, che avranno terreno in quantità per nutrire la fantasia.

Per quanto visto durante la stagione e per la particolarità del tracciato, l’indiziato numero uno a raccogliere l’eredità di Peter Sagan sembra essere Julian Alaphilippe (Francia). Il vincitore della Freccia Vallone guida una selezione che, mai come quest’anno, ha elementi in grado di centrare il bottino pieno. Se non dovesse essere in giornata, uomini come Thibaut Pinot e Romain Bardet potrebbero essere più che semplici alternative, senza dimenticare un Tony Gallopin che ha brillato in una Vuelta a España dalla quale è però uscito in calo.

L’avversario principale è senza dubbio Alejandro Valverde (Spagna). Il murciano è il corridore che ha raccolto più medaglie nella prova in linea dei professionisti, ma non si è mai messo al collo quella più pesante. Autore di una Vuelta perfetta fino a 48 ore dall’epilogo, il quattro volte vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi è crollato nelle ultime due giornate e da allora non ha più corso: quale versione presenterà di sé? Classe ed esperienza giocano dalla sua parte, a condizione di non esagerare col tatticismo in una gara che potrebbe accendersi prima del previsto. L’alternativa è rappresentata soprattutto da Enric Mas, che rischia però di pagar dazio a un chilometraggio così lungo, mentre Omar Fraile e Ion Izagirre sono gli elementi spendibili in azioni dalla media distanza.

Tradizionalmente abituate a controllare la corsa, Belgio e Italia non sembrano disporre di un vero e proprio finalizzatore. In casa azzurra molto dipenderà dalla luna di Vincenzo Nibali e dalla sua capacità di aver perfezionato la forma dopo la Vuelta. Se il messinese dovesse essere quello visto in Spagna, stavolta non basterebbe neppure il suo estro. Se, invece, la condizione fisica dovesse permettergli di duellare con i migliori, allora sarà inevitabile garantirgli il sostegno completo. Scalpita anche Gianni Moscon, tornato dalla squalifica con un raro furore agonistico. Il trentino non è uno scalatore puro e deve correre di rimessa, forte di una brillantezza e di una solidità mentale che possono farlo sognare in grande. Da tenere d’occhio anche un Domenico Pozzovivo che si preannuncia in gran spolvero ma che mai in carriera è salito sul podio di una Classica. Tra i belgi, invece, il percorso è forse eccessivamente selettivo per il campione olimpico Greg Van Avermaet, con Tiesj Benoot e Tim Wellens che saranno chiamati a muoversi senza attendere l’ultimo giro.

Il vero ago della bilancia può essere rappresentato però da selezioni come quella dei Paesi Bassi e della Colombia. I neerlandesi presentano al via soltanto scalatori, ma non l’uomo capace di fare il vuoto sull’ultima salita. Come gestire l’abbondanza? Necessariamente agendo da lontano con elementi come Tom Dumoulin, Wilco Kelderman e Steven Kruijswijk, mentre Bauke Mollema e soprattutto Wout Poels potrebbero attendere la tornata conclusiva. Discorso analogo per gli Escarabajos, che sembrano avere in Rigoberto Uran l’uomo più solido sulla distanza, ma che potrebbero inventare qualcosa anche con Nairo Quintana e Miguel Angel Lopez.

Uomini da “sparata”, da inserire appena un gradino al di sotto dei più grandi favoriti, sono invece Adam Yates e Simon Yates (Gran Bretagna) e Primož Roglič (Slovenia), con quest’ultimo, che avrà in Matej Mohoric un gregario di lusso, che ha nella scarsa dimestichezza con le gare di un giorno la vera incognita. I gemelli di Bury hanno invece talento e imprevedibilità per far male, con Adam che sembra aver terminato la Vuelta addirittura meglio del fratello che l’ha vinta. Altra coppia da tenere in elevata considerazione è quella polacca composta da Michal Kwiatkowski e Rafal Majka, col primo già a segno in un Mondiale e il secondo a medaglia alle Olimpiadi. Un biglietto da visita da non sottovalutare.

A proposito di campioni del Mondo, guai a dimenticare quello in carica. Peter Sagan dovrà sperare in un miracolo per calare il poker, soprattutto per quanto visto dal Tour de France in poi, ma il suo nome non si può mai scartare a priori. Tra gli ex si annovera anche Rui Alberto Faria da Costa (Portogallo), mai in grado di ripetersi sui livelli che gli garantirono l’exploit a Firenze nel 2013 e leader assoluto della selezione lusitana.

Non passa inosservata neppure la selezione danese, che avrà in Jakob Fuglsang il punto di riferimento e in Michael Valgren un’alternativa interessante, aggiungendo anche un Matti Breschel che cambia sempre pelle quando fiuta aria mondiale. Tra gli uomini da Classiche il più pericoloso è senza dubbio Daniel Martin (Irlanda), chiamato però a risolvere la sua idiosincrasia con la rassegna iridata, mentre partono con chance leggermente inferiori Roman Kreuziger (Repubblica Ceca) e Bob Jungels (Lussemburgo), vincitore in primavera della Liegi-Bastogne-Liegi.

Come possibili outsider segnaliamo infine Michael Woods (Canada), camoscio rilanciatosi alla Vuelta dopo un complicato periodo a livello personale, un corridore completo come Maximilian Schachmann (Germania) e altri scalatori come Ilnur Zakarin (Russia), Richard Carapaz (Ecuador) e George Bennett (Nuova Zelanda).

Borsino dei Favoriti

***** Julian Alaphilippe
**** Alejandro Valverde, Adam Yates
*** Primoz Roglic, Michal Kwiatkowski, Gianni Moscon
** Rigoberto Uran, Tim Wellens, Simon Yates, Vincenzo Nibali
* Romain Bardet, Daniel Martin, Wout Poels, Peter Sagan, Jakob Fuglsang

Meteo Previsto Prova in Linea Maschile Élite Innsbruck 2018

Prevalentemente soleggiato. Possibilità di precipitazioni 10%. Umidità relativa 49%. Vento direzione NW fino a 10 km/h. Temperatura prevista: minima 13°, massima 23°.

Planimetria e Altimetria Prova in Linea Maschile Élite Innsbruck 2018

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio