Innsbruck 2018, Woods fermato dai crampi: “Avrei potuto battere Valverde”

Giunto a fari spenti a Innsbruck 2018, Michael Woods è salito sul podio della prova in linea uomini élite che ha permesso ad Alejandro Valverde di laurearsi campione del Mondo. Capitano di un Canada schierato al via con soli quattro elementi, il portacolori della EF Education-First Drapac Cannondale, che già sulle strade della Vuelta a España aveva evidenziato la sua buona condizione imponendosi sul durissimo arrivo in quota a Balcon de Bizkaia, ha fatto la differenza nel tratto duro della salita di Gramartboden selezionando il gruppetto dei migliori. La sua azione ha permesso di tagliare fuori dai giochi il grande favorito, Julian Alaphilippe (Francia), facendolo scollinare soltanto insieme a Valverde e Romain Bardet (Francia), con Gianni Moscon (Italia) che ha perso contatto a pochi metri dallo scollinamento.

Rimasto sempre in ultima ruota nel successivo tratto in falsopiano e nella discesa tecnica che ha condotto agli ultimi 2000 metri, Woods non si è scomposto neppure quando da dietro è rinvenuto Tom Dumoulin (Paesi Bassi), mantenendosi nella scia di Bardet, da dove ha lanciato lo sprint. Nulla però ha potuto contro lo strapotere di Valverde, dovendosi “accontentare” di una medaglia di bronzo sulla quale in pochi avrebbero scommesso alla vigilia: “Ho bisogno di un pizzico per crederci. Quando ho realizzato di avere campioni del genere accanto come Dumoulin e, soprattutto, Valverde, ho pensato che fosse davvero pazzesco. Allo sprint ci credevo, pensavo di poter superare Valverde perché si è lanciato molto presto. Purtroppo sono stato colto dai crampi e ho avuto problemi a pedalare, soprattutto negli ultimi 50 metri”.

Il 32enne di Toronto, con un passato da podista, ha raccontato di aver preso confidenza con il muro finale soltanto a pochi giorni dalla prova iridata: “Sì, ci ho pedalato per la prima volta soltanto qualche giorno prima della gara. Quando sono arrivato in cima ho capito che era tagliata sulle mie caratteristiche. Averla fatta così in gara mi ha emozionato”. Già secondo in stagione nella Liegi-Bastogne-Liegi, peraltro battendo in uno sprint a due proprio Bardet, Woods ha chiuso con un risultato prezioso un anno davvero complicato a livello personale: “È stato molto difficile per la perdita di mio figlio. Faccio tutto questo per lui, è stato lui a darmi l’ispirazione per allenarmi così forte questa estate. Sono nella miglior forma della mia vita grazie a lui e devo ringraziare anche mia moglie per tutto ciò”.

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