Movistar, Valverde: “Ora posso ritirarmi tranquillo, ma voglio arrivare a Tokyo 2020”

Alejandro Valverde corona il suo grande sogno, ma ha ancora voglia di correre. A 38 anni il murciano coglie il successo più importante di una carriera già straordinaria, ritoccando il suo record di podi mondiali ottenendo finalmente il metallo più prezioso, sinora solo inseguito. Un canto del cigno per certi versi perfetto, con la possibilità di lasciare nel momento in cui si è raggiunta la vetta che indubbiamente lo ha sfiorato. Ma il corridore spagnolo, ultimo rappresentante in attività di un’epoca d’oro del ciclismo iberico in cerca di successori non ha ancora intenzione di abdicare.

L’Embatido vuole infatti innanzitutto godersi il più possibile la maglia iridata conquistata ad Innsbruck 2018, ma nella testa ha un altro grande obiettivo, che più volte ha già ventilato. Classe 1980, l’uomo simbolo della Movistar ha dimostrato di poter ancora guardare avanti senza il timore di sembrare ridicolo, superando difficoltà che sembravano insormontabili (vedi la tremenda caduta con triplice frattura al Tour de France 2017). Per lui dunque “tutto quel verrà ora è un regalo” considerando che sente di “aver superato quasi tutti gli obiettivi fissati”.

Sorridente, è tornato oggi in patria per godersi il bagno di folla che lo aspettava all’aeroporto, ribadendo così la sua intenzione di correre almeno un altro anno, con una piccola aggiunta. “Potenzialmente, penso che ora mi posso ritirare tranquillo – confessa con gli occhi ancora pieni della grande emozione di ieri – Ma ho ancora un anno di contratto e penso ne aggiungerò altro perché voglio arrivare fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020. A quel punto sarà giunto il momento di fermarmi”.

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