Giro d’Italia 2018, Froome non si tira indietro: “Sto meglio e voglio recuperare in classifica”

Chris Froome lancia il suo guanto di sfida sul Giro d’Italia 2018. Lontano parente del corridore che ha dominato il Tour de France negli ultimi anni, il portacolori del Team Sky si è detto fiducioso delle sue potenzialità alla vigilia dell’arrivo in quota sul Monte Zoncolan che potrebbe risultare decisivo ai fini della classifica generale della Corsa Rosa. Dopo tredici tappe il keniano bianco, mai al livello dei big della classifica generale sui tracciati più nervosi, viaggia già a un distacco di 3’20” dal leader della generale Simon Yates (Mitchelton-Scott) e non ha mai fornito l’impressione di potersi seriamente inserire nella lotta per la maglia rosa di Roma. Almeno a parole, però, l’ottimismo non sembra mancargli.

“Spero di migliorare il rendimento che ho avuto finora sulle salite. Mi sento sempre meglio col passare dei giorni – evidenzia – e avverto sempre meno il dolore che mi ha provocato la caduta nella ricognizione della cronometro”, spiega riferendosi alla caduta avvenuta a Gerusalemme e che gli è costata secondi nella prova contro il tempo inaugurale, condizionandone il rendimento anche nei giorni successivi.

A differenza di alcuni suoi avversari, il 33enne di Nairobi ha già affrontato il “Kaiser” friulano in corsa nel 2010 e nei mesi scorsi ne ha ripassato i tornanti in ricognizione. Una conoscenza del tracciato che potrebbe alimentare i suoi propositi di reazione, permettendogli di uscire da quell’anonimato che non gli è più appartenuto dal 2012 dopo un avvio di carriera in sordina nelle file del Team Barloworld.

“Sono passati otto anni, ma mentalmente so a cosa vado incontro. Bisogna essere bravi a capire quando c’è da forzare e quando non è fondamentale farlo e si può respirare. Inoltre conosco il resto del tracciato e so che, nonostante un chilometraggio non particolarmente eccessivo, sarà complicato. È una tappa decisiva – ammette Froome – con un arrivo molto impegnativo. Ci si possono aspettare grandi distacchi“.

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