UCI, annunciate misure specifiche per il coronavirus

L’UCI reagisce ufficialmente ai problemi legati al coronavirus. Dopo al cancellazione del Tour of Hainan, le limitazioni per il Tour de Langkawi, al quale non hanno partecipato corridori e staff cinesi, e Tour de Taiwan, ancora a rischio ma che si dovrebbe svolgere senza alcune squadre europee, arrivano alcune norme concordate con il massimo organismo del ciclismo per far fronte ad una situazione esterna al nostro sport, ma che inevitabilmente la colpisce. Come per molte altre federazioni che hanno dovuto prendere decisioni difficili, vedi spostamento del Gran Premio di Formula 1, i mondiali indoor di atletica rimandati al 2021, alcune prove di sci alpino, eventi di rugby, tornei di boxe, ecc, il ciclismo stabilisce così le sue norme.

Per quanto riguarda gli eventi in Cina, l’UCI ha deciso di permettere lo spostamento degli eventi originariamente previsti fino a maggio, in attesa di eventuali sviluppi rassicuranti per questa crisi epidemiologica. Un aggiornamento è dunque previsto al riguardo per il 15 marzo, quando verranno annunciate le nuove date delle corse che potranno essere spostate, mentre per altre ci sarà una inevitabile cancellazione per l’edizione 2020.

Ovviamente, il tema caldo è anche la partecipazione di squadre provenienti da nazioni considerate a rischio in eventi fuori dalla Cina. L’UCI ha deciso dunque di raccogliere le informazioni riguardo gli spostamenti e le zone di allenamento di queste squadre (sia per quanto riguarda i corridori che lo staff) nelle tre settimane precedenti a un evento. L’organizzazione della corsa, tramite un ufficiale medico, si terrà in stretto contatto con le autorità sanitarie del paese, che saranno notificate che si svolgerà una corsa, prendendo le specifiche misure richieste, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle autorità locali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio