TDT-Unibet, Bas Tietema vuole una crescita graduale: “L’obiettivo finale è il Tour 2026”

Obiettivi chiari in casa TDT – Unibet. Nata quest’anno dall’intraprendenza di Bas Tietema, la formazione neerlandese ha vissuto il suo primo anno nella categoria continental, ma ha fatto richiesta di licenza Professional per il 2024 alzando così ulteriormente l’asticella. La squadra dell’ex ciclista ed ex youtuber, che nel frattempo ha studiato da dirigente sportivo, ha saputo imporsi all’attenzione del pubblico soprattutto per la sua grande presenza sui social media, prevalentemente X (l’ex twitter) e Youtube, ma è stata anche capace di ottenere tre successi e alcuni piazzamenti interessanti, che ne confermano anche il valore sportivo.

La strada è ovviamente ancora lunga, ma il suo fondatore è pronto ad intraprenderla a modo suo. “Normalmente una squadra professional ha bisogno di corridori importanti perché è un modo per farsi conoscere, perché è qualcosa che può essere venduto agli sponsor – spiega in una appassionata intervista a GCN – Noi invece abbiamo una presenza sui media che può dare valore ai corridori anche se sono ancora sconosciuti. Lo possiamo fare grazie alla nostra fanbase e alla nostra creatività. E questo è molto più economico che, ad esempio, spendere cinque milioni per Chris Froome per non avere nulla”.

L’organico del team per il primo anno è stato dunque costruito con questo principio e ugualmente viene fatto per il secondo anno, l’esordio in quanto team professionistico, quando la rosa dovrà essere di venti corridori. “Da aprile stiamo cercando di selezionare i migliori corridori possibile per il 2024 e vogliamo prendere corridori continental che siano i migliori al loro livello, in salita, nelle classiche… Vogliamo prenderli con l’idea che possano cercare di tirar fuori il massimo da sé stessi piuttosto che prendere corridori di squadre professional o WorldTour che hanno l’impressione di fare un passo indietro”.

Questo significa tuttavia anche difficilmente avere il nome che, praticamente da solo, possa convincere gli organizzatori ad assegnare una WildCard alla squadra. Dal punto di vista sportivo l’obiettivo è crescere gradualmente, tutti assieme. “Il nostro grande obiettivo è partecipare al Tour de France 2026 – ammette – E vogliamo farlo portando con noi più persone possibili dall’inizio alla fine, voglio che le persone restino con noi in questo viaggio perché questo crea una identità ed è così che convinci le persone a partire con te”.

Arrivare alla Grande Boucle è dunque il traguardo più importante, ma nel mezzo ci sono altri grandi gradini da scalare. “C’è solo una prima partecipazione al Tour, così come solo una volta corri la tua prima Monumento, quindi quello che vogliamo è fare ogni anno un nuovo passo in avanti e una nuova pietra miliare per la nostra storia”. La narrazione resta ovviamente un aspetto fondamentale di un progetto che vuole seguire un percorso lineare piuttosto che “essere troppo avidi e volere tutto da subito”. Per il 2024 l’obiettivo è dunque “correre la prima corsa WorldTour, forse una Amstel Gold Race o una Omloop Het Nieuwsblad, poi nel 2025 la prima Monumento, o magari il primo GT”.

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