Ronde van Drenthe 2021, un giornata con il Development Team per Dylan Groenewegen: “La richiesta per ognuno era di fare il meglio possibile”

Esperienza particolare per Dylan Groenewegen ieri alla Ronde van Drenthe 2021. Il corridore olandese, infatti, ha disputato l’ultima corsa della stagione da capitano della sua formazione, anche se non si è trovato circondato dagli abituali compagni di squadra: il forte velocista, infatti, è stato schierato con la squadra Jumbo – Visma Development. Un’occasione importante per i ragazzi Under 23, che hanno avuto la possibilità di aiutare un corridore di esperienza ad ottenere il terzo posto nella gara vinta da Rune Herregodts. La giornata è stata comunque utile anche al neerlandese per aggiungere un altro giorno di corsa in questo 2021: un altro passo importante verso il ritorno ai suoi livelli abituali.

Il vincitore di quattro tappe al Tour de France ha raccontato a wielerflits.nl questa esperienza: “Penso sia stata una sfida divertente, sono veramente soddisfatto di me stesso. Durante il Benelux Tour non mi sentivo al massimo, ma le ultime settimane sono andate meglio. Volevo assolutamente correre. È stata anche una stagione molto corta per me perché dopo tutto quello che è successo ho iniziato solo a maggio”.

Il ventottenne si è poi complimentato con i suoi giovani compagni di squadra: “È stato diverso, con un diverso modo di correre. In questo gruppo ero il capitano, perché avevo più esperienza. Mi è piaciuto essere in strada con questi ragazi; […] la richiesta per ognuno era di fare meglio possibile. Il punto più importante della discussione della mattina era che avremmo dovuto provare a vincere. […] Non era importante con chi: se sarebbe stata una volata, ovviamente avremo giocato la mia carta”.

“Naturalmente c’è un vincitore in me – ha aggiunto – quindi ho provato a vincere la corsa. Cerchiamo di creare sempre una situazione per vincere. Ho soltanto dovuto spingere i ragazzi a questo. Penso di essere in grado di insegnare loro qualcosa in questo ambito. […] Soprattutto ho detto loro di controllare gli uomini della Intermarché – WantyGobert. Taci van der Hoorn non doveva andare in fuga”.

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